Scrivo parole

Turkeyhead Cactus (Echinocerus perbellus) (1930) di Mary Vaux Walcott

A volte recupero pezzetti di me sparsi per il mondo…
Io sono colei che scrive le tante parole che vengono allineate una dopo l’altra.
Parole senza senso che solo dopo averle scritte assumono un significato.
Scrivere è lasciare graffiti di grafite sul quaderno, macchie nere o grigie che si confondono dietro gli occhiali appannati.
Scrivo, sento una voce che urla, che tace, che piace, che piange, che tange, che tocca e rimbocca la coperta di Linus.
Faccio un ghirigoro sulla riga ed esco dal seminato.
Il seme che lancio è parola, è concetto, è precetto.
Faccio presto che poi non si sa mai,
tu leggerai
e solo alla fine capirai.


Risposta

  1. Avatar Mara
    Mara

    Anche a me piace scrivere quello sento in quel momento
    un ricordo, una senzazione, una persona
    una riflessione
    rimane li, a fermare un attimo della mia vita,
    per poi ricordarlo quando mi ricapita fra le mani

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