“Povere creature”: il film

Ho aspettato un po’ a parlare del film che ho visto sabato perché dovevo metabolizzarlo, avevo bisogno di digerire quello che avevo visto, provare a rispondere,  a modo mio, alle domande che erano sorte durante la visione del film. Se fosse stato possibile sarei rimasta in sala e avrei chiesto di proiettare di nuovo perché, difetto mio, non mi basta mai una sola volta.

Chi sono le “povere creature” del titolo? Non certo Bella Baxter la protagonista creata da Godwin Baxer, padre di una creatura creata dall’ibrido di una madre e di un figlio, esperto in puzzle umani, orripilante e disgustosa figura alla vista, ma amato da chi non vede un lui un mostro ma un essere umano. God, Dio in inglese, crea creature impossibili, e anche Bella all’inizio è una creatura impossibile, donna che deve tutto imparare, vergine di conoscenze ed emozioni, ma curiosa di tutto quello che capita nel mondo. 

Il mondo… un mondo maschile e prevaricatore, violento, possessivo, imbevuto di un ego smisurato a cui tutto è concesso. Bella vuole conoscere tutto del mondo, ma non si fa dominare, è lei che con la sua purezza domina se stessa, cresce, si emancipa, fino a diventare emula del padre putativo.

Bella è la donna libera che tutte le donne vorrebbero restare, donne senza legami, senza pregiudizi, con la purezza di un bambino e la saggezza di una vecchia.

Povere creature è un film da vedere, ambientato in un mondo passato e allo stesso tempo futuro, con costumi e ambientazioni da favola, con l’uso del bianco e nero nelle scene iniziali e inquadrature che simulano un occhio che guarda come se fosse fuori dalla scena, poi via via sempre più colori sgargianti, paesaggi irreali, castelli delle mille e una notte, auto che volano, uomini che si degradano, mentre lei, Bella, avanza a testa alta, si allea con donne come lei e una volta scoperta la sua origine, come Eva, nata dalla costola di Adamo, va alla scoperta del suo Eden infrangendo ogni regola. «Io sono Bella Baxter, sono una persona imperfetta e mi piace sperimentare. Io devo partire, vedere il mondo e c’è così tanto da scoprire…»

Ma invece di essere cacciata da un Dio maschile, rende il suo giardino un Eden a sua immagine.

Che dire poi di Emma Stone? Superba nell’interpretazione della sua evoluzione e di Willem Dafoe, orribile nel corpo, ma amorevole nel ruolo di padre putativo?

Credo che dovrò rivedere questo film perché troppe cose mi sono sfuggite nella sequenza dei fatti e dei messaggi che sono molteplici. Aspetterò lo streaming per gustarmelo senza fretta.

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Risposte

  1. […] Migliore attrice protagonista – Emma Stone – Povere Creature! […]

  2. Avatar settanta e +

    Al cinema è perfetto, ma come ho detto lo dovrei rivedere più volte per afferrare tute le sfumature. Come era bello una volta che potevi restare in sala quanto tempo volevi, ora finito il film ti cacciano via!

  3. Avatar Egle Spano'
    Egle Spano’

    Grazie , è uno di quei pochi film che vorrei vedere al cinema . Ho appena visto Perfect days , davvero notevole