La Befana deve essere un poco svampita se si ostina ad arrivare nelle case dei bambini poco dopo Babbo Natale. È già tutto fatto, domani si torna a scuola, ed ecco che arriva lei con il carbone! Anche se non arrivasse… forse… sarebbe meglio.
La Befana strega, donna e diavola, viaggia sulla scopa volante, nemmeno comoda, non deve essere piacevole stare in bilico su quel pezzo di legno, come stare sul cannone delle bicicletta quando pedala qualcun altro.
Cavalca la scopa, rigorosamente di saggina, deve averne fatta una scorta perché non se ne trovano più, soppiantate da robot pulitori che divorano polvere sui pavimenti lucidi di cera.
Povera Befana, bisognerebbe suggerirle di farsi un po’ più bella e anticipare quel corpaccione di Babbo Natale, vestito di rosso, allegro e cavernoso con i suoi Ohhh, ohhh, ohhh!!!
La Befana sta dietro, un po’ impolverata, gonnellone rattoppato. Era di moda solo quando i giovani facevano gli hippy, e le ragazze su nascondevano sotto le sottane fiorite.
Dovrebbero consigliare alla Befana di frequentare un centro estetico, fare una chirurgia plastica al naso, oggi se vai in Tv te la fanno anche gratis per farsi pubblicità. Evitare la tintura nera, fa vecchio, magari un bel biondo chiaro, che fa molto svedese… e trasferirsi in Lapponia per mettere a dieta il suo compagno di regali.
Poi Befanina, basta carbone! Tanto sono tutti cattivi a questo mondo, rischi di farti seppellire da sacchi e sacchi neri. Il carbone non si usa più! Ora ci sono le fonti alternative, occorre stare attenti all’inquinamento.
Sì la Befana deve essere proprio svampita, un po’ svanita, evaporata, così come stanno evaporando le lunghe vacanze, croce e delizia di genitori che non sanno dove mettere i pargoli.
Oibò! Prendetevi questi ultimi regali e non rompete più fino all’anno prossimo.