Vita rubata


Oggi non mi sento tanto bene, mi sono alzata bene, poi col progredire della giornata sempre peggio. La cosa che mi preoccupa non è tanto il caldo, quanto una oppressione al petto che non mi fa respirare, mi da un dolore, come una fitta… Voglio dare la colpa a quello che mi sta lavorando dentro dopo la notizia della morte del figlio di una persona che conosco. Sono andata alla chiesa, ma non mi sono fermata, era impossibile entrare, troppa gente, anche fuori tante persone. Dopo poco il mio arrivo è arrivato il feretro, da una macchina è scesa anche Lei, io ero lì vicino, ma non ho avuto il coraggio di avvicinarmi di più per farmi riconoscere, a cosa sarebbe servito? Non riesco nemmeno a immaginare il dolore che sta provando una madre,  non posso immaginarlo, anche se ci penso in continuazione. 
Anche se so benissimo che sono pensieri sterili e inutili, non posso fare a meno di arrabbiarmi per una morte così ingiusta. Perché persone che hanno già vissuto abbondantemente sono ancora qui, praticamente inutili e un ragazzo di 32 anni che aveva tutta la vita davanti è stato stroncato da un male improvviso? Lo so sembro cattiva, non si dovrebbe mai augurare la morte di qualcuno, ma quando vedo vite sciupate e ormai inutili sento che è una profonda ingiustizia lasciarli in vita. Oggi si vive troppo, si raggiungono anni che in passato non si sarebbero raggiunti, ma a che prezzo? Sono cattiva? Sono egoista? sono cinica? Magari parlo così perché sono presa dall’onda dell’emozione e forse non sto ragionando.
Se fossi io? Vorrei terminare in anticipo? Oppure vorrei resistere fino a che è il  mio corpo e non la mia mente a decidere. Morte e vita, ma che tipo di morte e che tipo di vita… Purtroppo non si può scegliere.
Purtroppo no, non si può scegliere come morire e come vivere, si deve accettare, anche con rabbia ciò che ci viene dato.

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2 risposte a “Vita rubata”

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