
Era un po’ di tempo che mi sarebbe piaciuto leggere il libro della Perrin, osannato, ormai famosissimo e, a detta di tutti, un libro da leggere assolutamente.
Complice un po’ la mia pigrizia nel leggere, mi spaventano volumi che fatico a tenere in mano da quanto sono grossi, avevo sempre rimandato, fino a che una amica mi ha detto che me lo avrebbe prestato e che valeva la pena davvero leggerlo.
Così mi ci sono messa e devo dire che la storia mi ha preso e che mi è piaciuto leggerlo, ma fino a un certo punto. A un certo punto non ne potevo più!
Sarà la mia voglia di concludere, sarà che sarei volentieri saltata alla fine, sarà che non ho la sindrome da spoiler, non mi interessa ignorare come finisce la storia, che ogni volta che richiudevo il libro mi chiedevo: «Ma quanto manca?»
Troppe storie che si intrecciavamo l’una all’altra, c’è materiale per tre libri…, troppe ripetizioni sempre delle stesse cose, i cambiamenti millesimali, centellinati col contagocce, il continuo andare su e già nel tempo, i cambi di prospettiva, mi confondevano più che attrarmi.
E allora? Sono arrivata alla fine, e devo dire sinceramente che “Cambiare l’acqua ai fiori” è un bel libro, giustifica pienamente il successo che ha avuto. La trama – le trame – sono originali, i personaggi sono ben tratteggiati e cambiano nel corso del tempo, circa 30/40 anni, mi sembra di aver capito… la scrittura è ricca, accattivante, certe frasi, certi passaggi me li sono sottolineati perché sconfinano nella poesia. Grande uso della lingua ricca, non banale, brava la traduttrice.
In definitiva un libro da leggere, un libro che non può mancare nel bagaglio di una biblioteca, anche solo interiore, probabilmente un libro, che se non fosse così lungo proverei a rileggere per cercare quei passi che mi hanno dato piacere, e che letti ad alta voce probabilmente risuonano con più forza.
Insomma l’avete capito, chi mi legge da tempo lo sa, non faccio mai delle recensioni classiche, ma mi lascio trasportare da quello che la mia sensibilità mi fa dire del libro. Quando leggo devo sentire dentro di me la voce dell’autrice e qui, si sente, anche se avrei preferito un po’ più di concisione. Ma questa sono io. Per smentirmi leggetelo, perché ne vale la pena.
Una risposta a “Valérie Perrin: “Cambiare l’acqua ai fiori””
[…] Valérie Perrin: “Cambiare l’acqua ai fiori” la recensione si trova qui […]