“L’unico vero errore è quello dal quale non impariamo nulla.”
Ho mentito… confesso ho mentito. Ieri non ero felice, avevo solo voglia di essere felice e quindi ho fatto finta di esserlo.
Ci ho pensato tutta la notte, o almeno quella parte di notte in cui sono rimasta sveglia, che cosa mi aveva fatto solo desiderare di essere felice?
Il fatto è che ieri pomeriggio ho rimproverato mio figlio, ma rimproverato di brutto, mi sono proprio arrabbiata e lui si è risentito.
Mio figlio ha un brutto vizio, non guarda mai il cellulare, non legge i messaggi, se ne frega proprio, non so perché lo fa…spesso non risponde nemmeno alle telefonate fino a quando non gli va.
Io non lo disturbo, se non negli orari canonici: la sera per la chiamata video e quando so che deve avere qualche comunicazione da me. Lui è avvisato e allora guarda… Ma ieri pomeriggio quando è andato a comperarmi alcune cose e volevo aggiungerne qualche altra cosa dimenticata, non c’è stato verso di contattarlo, Prima messaggi, poi telefonate ne ho fatte ben 7, senza risposta! Quando è arrivato da me e non aveva quello che gli ho chiesto l’ho sommerso di improperi. Che non gli importa niente di me… che non si preoccupa per me, che se lo chiamavo voleva dire che avevo bisogno, ecc…
A questo punto c’è qualcuno che mi dirà: “Ma cosa vuoi? è un uomo! Non ha certe attenzioni…” E invece io le vorrei queste attenzioni.
Mio figlio è una persona molto sensibile, so che mi vuole bene, tanto bene, ci tiene a me, è preoccupato per me, ma -come tutti gli uomini- non riesce a dimostrarlo. Uomini mi spiegate cosa avete nella testa? Quale bottone si deve pigiare per farvi muovere? Aprire?
Insomma ho un grande talento per non capire gli uomini, compreso mio figlio.
Non c’era da essere tanto felice.
Ed ora cronaca della quarantena. Lo spirito dopato regge, ancora qualche malessere dovuto alle liti tra i miei due corteggiatori, ma riesco per ora a tenerli a bada. Oggi parlata con una dottoressa di Dio-Re
Sembra che affronti meglio del previsto il calvario… Pensa se lo affrontavo peggio!
Un’altra giornata si è conclusa, auguri a Laura per i suoi 50 anni -ops forse non dovevo dire l’età- ma è un traguardo così bello che è proprio da festeggiare, fiori, bigliettini, canzoncine a distanza per farle gli auguri, di più non si può. Accontentiamoci. E per oggi è tutto. Pazienza, devo avere pazienza e tutto finirà.
E per tornare alla prima riga… spero di aver imparato qualcosa…