Una fotografia: San Galgano


La foto che voglio descrivervi è una piccola fotografia che sta dentro una minuscola cornice a cuore appesa vicino al mio letto in camera, Ci sono io con mio figlio G. di circa 5 anni. Nella foto si vedono praticamente solo i nostri volti o poco più, siamo dentro alla chiesa di San Galgano vicino a Siena e G. è seduto su un muretto, è un po’ più in alto di me per cui io lo guardo dal sotto in su. Io sono di profilo, anzi di tre quarti, sorrido, si vede che lo amo profondamente, ho i capelli tirati indietro, l’orecchio scoperto, probabilmente ho la coda di cavallo, ma non si vede. Il collo è scoperto per cui immagino di indossare un abito scollato, è estate. Di me si vedono anche le mani incrociate sulle gamba del bambino, lo sto trattenendo perché non cada e si vede sul mio polso un orologino con cinturino nero. G. non guarda me, ma guarda in camera, anche lui è di tre quarti, è serio, non sorride, sembra triste. Forse si sta annoiando… Ha una maglietta bianca con un disegno davanti, ma non si vede bene. Il suo volto è bellissimo e si capisce perché io lo sto guardando adorante. Per sfondo c’è una grande colonna della chiesa, È tutto di un colore seppia, era il periodo in cui le foto non mantenevano bene i veri colori, la foto ha una patina di antico anche se non è vecchissima -se quaranta anni fa si può considerare una foto non vecchia-. Il fotografo è un mio amico con cui stavo facendo la gita, per me era un periodo molto difficile e lui cercava di consolarmi, portandoci fuori a visitare posti che non conoscevo. Ho saputo che non c’è più, anche lui se ne è andato, era malato e mi dispiace molto che non l’ho potuto salutare. Era da tempo che non avevo più sue notizie. Ma la foto che ha scattato è lì e rimane a ricordarmi una bella giornata e indirettamente anche lui.

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