Una bellissima giornata

Il momento della premiazione

Ieri è stata proprio una bellissima giornata, ho sempre mille dubbi quando devo imbarcarmi in giornate faticose, che esulano del mio solito tran. tran. Ormai lo so, poi mi faccio forza e alla fine sono contenta di essere uscita dal mio guscio.
Sono andata a Tuscania con Isabella e Matteo, il suo compagno, siamo partiti alle 8 e quando siamo arrivati a Tuscania siamo riuscite a fare un giro per la cittadina che è molto carina e pittoresca. Abbiamo saputo, non mi ricordavo i fatti, che ha subito un terribile terremoto nel 1971. Era stata quasi completamente distrutta, ora è stata ricostruita ed è un piacevolissimo borgo di 6000 abitanti. L’organizzazione del premio Tuscania a cui aveva partecipato Isabella, inviando il suo romanzo, è stato a dir poco approssimativo, ma la cosa importante è che il romanzo è arrivato terzo e quindi ha avuto un bel riscontro e riconoscimento. Certo mi sarebbe dispiaciuto se fossimo andate fino lì e non avessimo ricevuto niente! Parlo al plurale perché mi sembra di aver partorito anche io il libro! Aiuto Isabella nella promozione e quindi lo sento anche un po’ mio!

A proposito per chi non lo sapesse il romanzo si intitola “CONFINE DI STATO (rigorosamente in maiuscolo altrimenti Isabella si arrabbia), tra segreti bancari e umani sotterfugi” e racconta una storia in cui attraverso un duplice delitto si parla di esportazione di capitali tra Italia eSvizzera, evasioni fiscali e riciclaggio.

Il tempo è stato clemente, c’era un po’ di sole, che ha rallegrato l’atmosfera e a pranzo abbiamo conosciuto altri finalisti, persone simpaticissime e molto interessanti, è sempre piacevole allargare gli orizzonti e scambiarsi opinioni e commenti..

Arcobaleno dall’autostrada

Abbiamo trovato pioggia, anche forte, solo al ritorno in autostrada, ma a quel punto il più era fatto e mi aspettava solo la mia casetta. Isabella invece è partita in serata per Modena dove oggi deve tenere un seminario. Ha ancora tutta l’energia di una persona più giovane di me. Io non ce l’avrei certo fatta!

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