Peggio delle cose che ho fatto senza pensare, sono le cose che ho pensato senza fare.

Levataccia, viaggio fino all’ospedale, analisi, visita e terapia di supporto, poi ritorno a casa… la mattinata è passata così. Mi hanno dato appuntamento per venerdì prossimo: evviva avrò una settimana per riprendermi e cercare di rimettermi in forze. La cosa più importante è magiare, sforzarmi anche se l’amaro i perseguita e non solo quello.
Il resto della torta di ieri l’ho divisa equamente tra Carmela che mi ha accompagnato stamattina all’ospedale e Lilli che è venuta nel pomeriggio. Almeno loro l’hanno apprezzata.
Nel pomeriggio mi è arrivato il rifornimento di caffè. Non ne consumo molto in questo periodo, ma c’era una buona offerta e quindi ne ho approfittato. Da parecchio tempo non uso più la Moka, ma una macchina Nespresso che è veloce, pratica e il caffè viene buonissimo. Vivendo da sola, mi ero un po’ stufata di dover aspettare per farmi un caffè al volo e… sempre lungo, sempre dello stesso sapore. Con la macchina posso cambiare ogni volta e scegliere il gusto che desidero. È un onesto desiderio che ancora mi posso permettere.