Tornare a casa

Oggi è stata una bellissima giornata, che dire, bellissima non è la parola adatta, troppo scontata. Oggi è stata una di quelle giornate in cui sono stata bene, mi sono stancata, mi sono stancata molto, ma ne è valsa la pena. Andare a Pieve, camminare per il paese, andare a scoprire le storie che si nascondono tra gli oggetti, nelle parole, nelle persone che camminano e si scambiano saluti e abbracci.

Laura è volontaria in libreria, Stefano presta la sua opera di elettricista, ma tantissimi mettono a disposizione le loro capacità, ma soprattutto il loro tempo per rendere le giornate del Premio Pieve uniche per chi vi assiste.

Oggi ho presenziato solo al ricordo di Saverio Tutino, una “Biografia sonora” realizzata per Rai Radio 3 da Guido Barbieri, da anni la voce del Premio. È stato emozionante sentire di nuovo la voce di Saverio raccolta in una miriade si spezzoni sonori, interviste rimaste negli archivi, che sono state assemblati in forma organica per comporre appunto una biografia di voci. Accanto a me era seduto Pietro Clemente con sua moglie Ida, papà e mamma di Giulia, la Giulietta che è stata mia compagna di corso alla LUA. Mi ha fatto moto piacere vederli e capire che anche a loro faceva piacere. 

Poi Natalia Cangi, sempre accogliente in ogni abbraccio, Loretta Veri, efficiente e seriosa, una vera manager e poi i visi noti e meno noti che ogni anno si danno appuntamento a Pieve.

Quest’anno Elena Merendelli ha allestito una sua mostra di ceramiche  negli spazi “dell’Asilo” che dall’anno prossimo diventerà la sede dell’Archivio perché le vite di carta – come le chiamava Saverio – aumentano di anno in anno e lo spazio è sempre insufficiente.

Ma torniamo a Elena, ha allestito una mostra di opere molto suggestive, le sue donne di ceramica sono sempre più belle e anche la realizzazione di libri mi hanno toccato particolarmente. La scultura di una barca di migranti che naviga su pagine in tempesta è  molto evocativa, ma anche le altre sculture portano a riflessioni su temi di attualità.

Insomma una visita lampo a Pieve, che però mi ha riempito di positività, mi ci voleva proprio! Non ultimo per il buon umore il ricongiungimento con Laura e Marina. È stata una occasione per rivederci e abbracciarci.


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