Somiglianze


Oggi sono andata a trovare una amica che è ricoverata in rsa, si trova in una situazione non piacevole, sola senza più il controllo delle sue azioni, specialmente adesso che in più c’è la minaccia del Coronavirus. Spesso si lamenta e a volte io mi sento insofferente nei suoi confronti anche se cerco di non darlo a vedere, anzi cerco di confortarla e starle il più possibile vicina.

Ho pensato che guardando lei mi vedo come in uno specchio, vedo quello che potrei essere tra 15 anni quando avrò la sua età. Sarò così anche io? Mi comporterò anche io come lei? Lamentosa e insofferente? Spero di no, ma chi lo può dire, davanti agli avvenimenti che si succedono nella vita e che cambiano continuamente le carte in tavola.

Stamattina alla radio ho sentito una battuta che mi ha fatto riflettere.

Il presentatore diceva che prima di fidanzarsi con una ragazza bisognerebbe conoscere sua madre, perché quella diventerà una volta cresciuta e invecchiata. Stessa cosa per un ragazzo. In effetti probabilmente io ora assomiglio molto a mia madre, anche se alla mia età purtroppo lei non c’è arrivata. I difetti che vedevo in mia mamma, che contestavo, ora sento che mi appartengono anche se cerco di mimetizzarli ed evitare di cadere nei pregiudizi e in quelle che erano le sue contraddizioni.

Io sono mia mamma, ho la metà dei suoi geni, qualcosa vorrà dire. Solo ora la sento vicina e capisco i suoi atteggiamenti, che spesso devo contenere in me. Non ci posso far niente, troppo forte è il suo richiamo. Cara mamma, solo ora ti capisco, è troppo tardi, lo so, ma forse tu mi senti lo stesso attraverso la parte di me che ti appartiene.


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