Secondo giorno


È arrivata la prima notizia della morte di una persona che conosco, o meglio una persona che è molto vicina a una mia amica. Per quei maledetti gradi di separazione sarebbe al due, quindi vicinissima. E me la sento vicina anche se non l’ho mai vista, non le ho mai stretta la mano, non l’ho abbracciata. Non è importante, so che la mia amica l’ha abbracciata, quella persona faceva parte del suo mondo e ora lei soffre.

Secondo giorno di cure, sono andata da sola all’ospedale, me la sentivo, i ragazzi non sono stati ancora troppo invadenti,
Chemio ha tentato stamattina di farsi sentire con un po’ di nausea, ma l’ho subito rimesso al suo posto mangiando qualcosa, Mi stanca un po’, ma io ho la poltrona a portata di mano, un pisolino e mi sento risollevata.
Radio è ancora timido, ci conosciamo ancora poco, due sveltine, ieri e oggi, ci vorrà un po’ più di tempo, ma sono sicura che si farà sentire anche lui… quel gelosone.

Per la strada nessuno, o quasi, riconoscete il tratto della foto? Normalmente è pieno di macchine, oggi il deserto.
Domani provo a fare una slow-motion del tragitto – se mi riesce-
Per oggi mi fermo qui, non ho tanta voglia di chiacchierare, mi rimetto in poltrona e aspetto la buonanotte video del mio cucciolo. A domani.

, ,

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: