Scelte


Mi chiedo a volte quante scelte ho dovuto fare nella vita… tante, se sono arrivata alla mia età. E anche come sarei stata, dove sarei stata, con chi sarei stata se le scelte non fossero state quelle che ho fatto.  Ma troppi se, troppi condizionali, io amo il presente indicativo, cioè dove sono ora, con chi sono ora e soprattutto come sono ora, senza rimpianti.

Le scelte si fanno al buio. Quando ho imboccato una strada non ho mai saputo dove sarei andata a finire e appena l’ho imboccata era sparita la possibilità di tornare, il paesaggio dietro di me era già cambiato, non era più quello di prima. Rimpiangere è inutile, è solo una sofferenza aggiuntiva, È ovvio, ma non ci si pensa mai, ogni volta è come se ci sorprendessimo. Il segreto, se di segreto si può parlare è quello di saper accogliere quello che mi è arrivato dalle mie scelte, anche se è diverso, anche se prende una piega inaspettata. A volte è stata una sorpresa, altre volte è stata una sorpresa piacevole,  e l’aggettivo piacevole è dipeso solo da me..


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