Rilanciare i dadi


A qualsiasi età della vita, ogni essere umano ha diritto di rilanciare i dadi.

Sembra che sia arrivata la primavere, sarà vero?

Oggi mi sono lavata la testa. Cerco di farlo non troppo spesso per non stressare i capelli, Mentre mi passavo il pettine guardavo se ce n’erano  tra i denti, per ora niente, va tutto bene. Le uniche manifestazioni della cura sono la stanchezza e il fastidio alla bocca. D’altra parte è proprio lì che mi bacia Radio ad ogni incontro.

Ieri ho chiesto se potevo fotografare la maschera che mi mettono per centrare meglio i raggi. Trovo che sono oggetti bellissimi se non fossero così terribili. Hanno una leggerezza che li fa sembrare principesse ad un corteo. Solo che sono gabbie che imprigionano per tenere ferma la testa, le spalle. Quando mi mettono addosso la mia, con gli occhi chiusi, cerco di abbandonarmi al suo abbraccio. Cerco di respirare lentamente, contando le inspirazioni e le espirazioni, cerco di sentire i punti di contatto, rilassare le spalle, togliere le tensioni da tutto il corpo. È una violenza che mi costringe a stare ferma, a sentire solo con l’udito il sibilio della macchina, sento le arterie che pulsano, accetto passivamente, come qualcosa di inevitabile, che Radio mi accarezzi. È una forma d’amore, lo so, ed io la voglio perché ogni passaggio, ogni sibilo, ogni ronzio è una dose di vita. Mentre sono tra le sue braccia non penso a niente, non voglio pensare a niente, lo amo anche se poi avrò la bocca secca, la sensazione di sete continua, l’irritazione da attenuare con gli sciacqui di bicarbonato. Per ora Radio è il protagonista delle mie giornate, ma presto si rifarà vivo anche Chemio e allora chi avrà la meglio sul mio corpo? È una dura battaglia, questa si che è una battaglia verso il virus che mi ha ammalato. Non ha la corona, è un virus più plebeo. ma si può sconfiggere è conosciuto, le dottoresse con i riccioli sanno come fare ed io devo solo assecondare l’abbraccio di Radio e poi il bacio di Chemio che non sono nemici, ma alleati.

Cavolo come sono stata tragica!!! È una cosa così normale, quanti uomini e donne ci sono passati prima di me e non ci hanno fatto su un romanzo. Non sono la prima e non sarò l’ultima,  faccio parte di una schiera di persone che stanno lottando, Lì appese ce ne sono altre tre, che non so chi siano, ma che credo provino le mie stesse sensazioni e non la fanno tanto lunga.

Buonanotte gente, abbiate cura di voi. perché prima o poi tutti noi avremo voglia di rilanciare i dadi e ricominciare la partita.


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