Oggi piove, non ha mai sesso per tutta la mattina. Sono andata al’Auser e come al solito – anche se pioveva – ho messo la macchina di là dal giardino della Zambra.
Mi piace attraversarlo la mattina quando è ancora tutto silenzioso e gli unici frequentatori sono i cani, con i loro umani, che si avviano verso il recinto a loro dedicato.Dicevo, pioveva e stamattina tutti gli esseri a quattro zampe avevano l’impermeabile.
Si l’impermeabile.
Se un piccolo cane, trenta centimetri o giù di lì, potrebbe avere freddo, abituato a stazionare in case con il riscaldamento… mi sono quasi messa a ridere quando ho incrociato un cane lupo con il suo bell’impermeabilino verde che alzava la zampa verso un cespuglio.
Un cane lupo! Capite? Un cane lupo! Cani orgogliosamente fieri, discendenti delle belve selvatiche che scorrazzavano per boschi e foreste, con l’impermeabile! Mi sono chiesta cosa poteva passare nel suo cervellino intelligente e mi sono detta che forse la sua fedeltà all’umano che lo accompagnava lo faceva essere paziente e rassegnato.
«Pensa che io abbia freddo… e allora fammelo mettere questa cosa di plastica addosso! Se tu sei tranquillo, lo sono anche io, sono il tuo amico fedele e se sei contento tu lo sono anche io!».
Forse questo pensava il fiero animale mentre docilmente accompagnava il suo umano.Ci siamo guardati e ho visto nei suoi occhi tutta la tenerezza di una creatura bellissima e dignitosa.