Piccole felicità

Felicità
una nostalgia
che prende quando
tutto è ormai già
passato.

Non vuole parlare di felicità, perché è convinta che non esista, quando mai l’ha provata? Per quanto si sforzi, non riesce a ricordare momenti di felicità, certo qualche volta è riuscita a capire che quell’attimo, quel gesto ormai passato, faceva parte di una piccola felicità che l’aveva toccata di sfuggita. Le chiamava piccole felicità, perché non erano scoppi di gioia, momenti memorabili, da segnare nell’agenda della vita, ma attimi fuggevoli che potevano essere recuperati solo a posteriori quando poi lei stessa si stupiva di non averli sentiti mentre si verificavano.

Ricordava quella volta che una persona che conosceva l’aveva chiamata “maestra”, lì per lì non ci aveva pensato, poi aveva rivissuto la sensazione che le aveva dato la parola pronunciata all’improvviso e doveva ammettere che si era sentita felice, e anche quando aveva portato suo nipote a una mostra d’arte, senza molta speranza, e invece a lui era piaciuta, allora aveva sentito una sensazione di soddisfazione che poteva essere scambiata per felicità.

Ma poi? a Volte si chiedeva dove potevano essere nascosti i momenti in cui poteva avere avuto grandi soddisfazioni, tali da procurarle scoppi di adrenalina, batticuori improvvisi, piacevole affanno. Si chiedeva: «Forse sono io che sono sbagliata», sono arida, non riesco a sentire le vibrazioni che mi circondano, sono scettica e diffidente, quindi a me non capita di essere felice.

È capitato a volte di vederla, negli occhi di qualcun’altro, sente che uno spiritello burlone ha toccato la vita di qualcuno che non è lei e allora si chiede: «Perché?». Perché a lei non è capitato? Troppo esigente? Non le va mai bene niente? Critica tutto e tutti? Se la mano della felicità si allunga verso di lei si sposta per non farsi afferrare? Può darsi… e allora una domanda le viene spontanea: «È necessario essere felici?».

In fondo vive bene anche così, appena sfiorata da una brezza leggera di piacere, dalla consapevolezza che sì, forse, qualche volta è stata felice e il vento ha accarezzato anche lei, un tramonto l’ha riempita di gioia, un sorriso è arrivato per farla star meglio e il mondo che la circonda, in fondo, non la fa soffrire. Forse anche questa è felicità.

Lei
ride forte
però troppo forte;
forse per dire «Sono
felice?»

Pensa
che no,
non è stata
felice, ma appena più 
gaia.


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