
Oggi nel pomeriggio, dopo il risveglio dal mio pisolino ho visto il film dedicato a Irma Testa, la ragazza di Napoli che oggi ha vinto una medaglia di bronzo a Tokyo. Una ragazza dei quartieri popolari che si è riscattata con la boxe. ora è la prima atleta italiana a vincere una medaglia alle Olimpiadi in questo sport. Un film che racconta il riscatto dalla povertà e dal disagio di una famiglia con molto problemi.
Le altre medaglie sono state conquistate nel nuoto, nel sollevamento pesi e nel tiro con l’arco -questa d’argento-. Quindi due a due, oggi pareggio tra maschi e femmine in sport diversissimi tra loro. Forza, precisione velocità, resistenza le parole che caratterizzano le quattro discipline.
Irma nel pugilato è soprannominata Butterfly per la sua leggerezza e velocità sul ring, Simona nel nuoto mezzofondo deve avere resistenza per arrivare in fondo a 800 metri stile libero, Mauro precisione e nervi d’acciaio sono le sue caratteristiche nello scoccare la freccia che deve colpire un circolino di 2 centimetri e mezzo. Antonino sollevando i bilancieri deve avere forza per contrastare la gravità che tira giù i kili agganciati ad un’asta che si piega e che devono andare sopra la testa e rimanerci per almeno 2 secondi. interminabili.
Ecco qua, domani non so che cosa mi aspetta, io accendo la TV aspettandomi sempre una sorpresa dagli atleti che stanno gareggiando in mezzo a infinite difficoltà. È cominciata l’atletica leggera, la regina, chissà che cosa sapranno fare i nostri ragazzi e ragazze?