Pane e cioccolata


Oggi per la prima volta dopo tanto tempo mi sono mangiata con gusto una fetta di pane e cioccolata. Uno di quei confort food che rimettono in pace col mondo,  quando si è tristi, o malinconici o ci si sente soli, niente di meglio che consolarsi con il dolce più dolce che c’è: la cioccolata spalmabile, ricca di nocciole.

Anche se per me non era proprio una fetta di consolazione perché non ero triste, non ero malinconica e non mi sentivo per niente sola. La mia voglia era solo un risentire il gusto dolce di qualcosa che mi desse piacere per completare la giornata.

Oggi va tutto bene, nei limiti del possibile, naturalmente, a parte alcuni momenti di narcolessia che mi prendono e che devo assolutamente assecondare, mi sento bene… benino, via!

Sono anche molto contenta perché ho sentito al telefono alcune persone che non sentivo da tempo e che avrei dovuto chiamare io, senza aspettare che lo facessero loro. 

Amiche, belle persone, che mi hanno fatto sentire accudita, amata, anche solo attraverso la loro voce al telefono. Non sono state telefonate dovute, sono state telefonate volute, cercate, e fatte con il cuore. L’ho percepito distintamente.

Intanto sono in attesa della risposta dell’esame fatto sabato. Domani comincerò a telefonare all’ospedale per sapere se è arrivato il referto perché non sto più nella pelle per l’incertezza. Dovrebbe essere andato tutto bene, ma… quando si parla del 99%, c’è sempre quell’1% che rompe la scatole.

Bene, allora mi sa che prima di andare a letto mi farò una nuova fetta di pane e cioccolata e con una bella tisana brinderò alla mia salute. Salute ritrovata… spero.


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