Maurizio


Conobbi un giorno Maurizio in un campo di concentramento. Era un bel giovane alto, tenente di complemento, sportivo, semi artista, studioso, spensierato. La “fiaccola” inestinguibile della speranza nell’avvenire erano i suoi ricordi sentimentali. Prototipo dell’incosciente giovane moderno, esuberante nel suo egoismo. Amava intrattenersi in crocchi e chiacchierare a lungo, ma non di politica, no, era già stato scottato una volta. Amava ricordare il passato, le sue avventure sentimentali, si inebriava in esse, sognando di poter presto ritornare in quella vita che egli tanto amava. Non voleva sentir parlare di guerra, seguiva appena l e fasi più importanti delle operazioni militari sui giornali senza commentare e attendeva solamente il giorno in cui da ogni parte si sarebbe sentita gridare quella grande parola: Pace! La sua casa era lontana, una giovane donna innamorata l’attendeva. Ritornando egli assicurava che si sarebbe sposato, aveva finito di sfarfalleggiare ormai. Quella fanciulla lontana meritava tutto il suo amore, con essa avrebbe costruito la sua famiglia. Magari fra le macerie della guerra, ma che importava? Bastava che ci fosse ancora l a sua “bimba” ad attenderlo a braccia aperte e tutto sarebbe rifiorito intorno. Preoccuparsi dell’avvenire? E perché?

Egli sognava! sapeva dalle rade lettere ricevute che la famiglia e la fidanzata erano in salvo, perché torturarsi, perché rendere amara l’attesa, perché soffrire inutilmente? Una cosa sola anelava ardentemente, la liberazione, la pace nel mondo.

…e sognava e spesso raccontava.

Di quei racconti ho voluto farne una raccolta, anch’io sono un prigioniero come lui e forse qualche mio ricordo sentimentale si mescolerà a quelli di Maurizio, ma questo unito a un po’ di fantasia mi permetterà di esporre dei fatti che potrebbero essere veri.

Prima di iniziare questo lavoro prego il destino di non darmi la gioia di finirlo, vorrebbe dire che mi è stato aperto il cancello dei reticolati per ritornare alla mia casa lontana e questa sarebbe una gioia infinitamente più grande.