
I turisti sono tornati, saranno contenti i commercianti, gli albergatori, tutti quelli che vendono cianfrusaglie da spacciare per souvenir, i bar e le pizzerie, gli ambulanti e i conducenti di taxi, insomma tutti quelli che vivono sfruttando la fiumana di gente che pascola per le strade del centro.
Ho provato nostalgia per il vuoto di quando c’era il Covid, anche se capisco che ognuna di quelle persone che circolava con il naso all’insù e lo smartphone mano è qui perché Firenze è bella, Firenze è unica, Firenze ha il fascino della storia.
E allora mi faccio da parte, cerco di scansare scolaresche indisciplinate e giapponesi in fila ordinata, cerco di cogliere dagli idiomi che mi arrivano le provenienze e sento il mondo intorno a me.