Limbo


Mancanza di direzione… ed io dove sto andando? In questo momento mi sento come in un limbo in cui mi aggiro senza una direzione precisa. Sono in attesa, 

“Limbus” per i nostri avi latini era il “margine”, un luogo indefinito, un “non-luogo”. Ecco, io sto vivendo come in un limbo, questo luogo vago, incerto e malinconico, galleggiando piena di pensieri, nell’attesa dell’esame clinico che mi dirà se tutto questo sarà servito a qualcosa.

Queste non sono parole mie ma di una donna sconosciuta che ha salutato il mondo a febbraio di quest’anno. Mi ci sono imbattuta cercando il significato della parola “Limbo” e le ho mandato un messaggio non sapendo in quel momento che lei non c’era più. Ma le sue parole sono ancora nell’aria densa della rete che tutto intrappola e tutto contiene per sempre. Le cose belle e le cose brutte, i complimenti, le poesie, gli insulti e le maledizioni. In questo momento c’è uno scroscio di pioggia, lacrime del cielo che scorrono per mio conto dedicate a una persona che non conosco, non ho conosciuto e non conoscerò mai. Mancanza di direzione, anche se noi non lo sappiamo tutti abbiamo una direzione, si tratta solo di scoprire quando la raggiungeremo. Abbiamo tutto il tempo, nel frattempo, di vivere il meglio possibile quello che ci è concesso, anche nel limbo dell’attesa, della sosta tra un avvenimento e l’altro.


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