5 nov. 1943
Mamma cara, non ricevo più nulla e come me tutti, si è strappato il filo. Io vorrei sapere tante cose di voi, e mi faccio tante domande alle quali non posso rispondere. Il vorrei che questa ansiosa attesa finisse, ma non accenna a finire. Io come sempre sono in ottima salute e meglio non potrei stare è una vita la mia che rinsalda il corpo ma non lo spirito. Vi ricordo sempre e vi bacio Adler
13 novembre 1943
Mamma cara, cosa ti devo dire in questa lettera, quante cose ti dovrei dire tante e tante che non finirei più, ma quando incomincio, non so ne come cominciare ne come continuare, le parole mi si fermano sulla punta della penna perché mi chiedo arriveranno? Mi accorgo che il tempo vola, mesi e mesi sono passati così, e sempre più mi sento staccare da te, mi sembra di vivere solo in questo immenso mondo mi sembra di vivere una vita tutta mia, senza più affetti senza più nulla e questo è tanto triste solo il pensarlo. Eppure così viviamo e il mondo cammina ugualmente, quando ricevevo le tue lettere mi sembrava di averti ritrovata dopo averti perduta ora ho la netta sensazione di averti perduta ancora. Vorrei gridare, chiamarti, ma a che pro, mi prenderebbero per un pazzo. Quando ti rivedrò mamma, quando potrò riviverti accanto? Come mi sembrano lontani quei tempi quasi li ho dimenticati e se mi riallaccio ai ricordi mi pare di sognare, mi pare di ricordare cose che mai ho vissuto. Mamma! Dove sei? Adriana! Dove sei? Ti arriveranno queste mie parole? Lo volesse il cielo! Ti bacio e ti abbraccio Adler
18 novembre 1943
Mamma cara, io sto sempre bene e spero che sempre sia di te. Da tempo ormai non ho più notizie e non vedo il giorno in cui nuovamente possa ricevere tue notizie. La mia vita non è mutata dai primi giorni e così spero per te. Preghiamo affinché il destino ci riunisca presto per riprendere con serenità la nostra semplice vita. Ti ricordo sempre e ricordami ad Adriana. Tutti vi bacio e vi abbraccio Adler