- 4 – 5 – 43
- 12 – 5 – 43 XXI
- 14 – 5 – 43 XXI
- 18 – 5 – 43
- 20 maggio 1943
- 21 maggio 1943
- 25 maggio 1943
- 28 – 5 – 43
4 – 5 – 43
Mamma cara, miei cari tutti; è con gioia che posso darti mie notizie dopo lungo periodo di silenzio. Sto bene e per la mia salute in nessun modo devi preoccuparti. Tutti i miei colleghi sono con me. Io sono in una cameretta col Ten. Galassini e sto sistemandomi benissimo. Presto farò del teatro, e intanto giuoco al calcio, pallavolo, pallacanestro. Sono un po’ giù a corredo, ma presto lo rifarò. Un terzo del mio stipendio lo ritirerai tu e ti prego di intestartene, come pure se ho avuta la promozione a tenente nel qual caso farmela comunicare d’ufficio. il capitano Ughi ti saluta e prega porgere i saluti alla Mimma, unitamente ai miei. Sta in comunicazione con Adriana che scriverò un po’ a te e un po’ a lei. abbi fede mamma, che tornerò quando tutto sarà finito sano e forte per affrontare il domani. Posso ricevere pacchi; desidero la mia divisa qualche libro e parole incrociate. Ricordati di affrancare la lettera che spedisci. Saluta tutti, un bacio a te, Adriana, Amos a tutti parenti e amici il mio ricordo Adler
12 – 5 – 43 XXI
Sono prigioniero con tutti i miei colleghi. Sto benissimo. Attendo momento poter scrivere lettera. ricordo tutti. spero di ricevere presto vostre notizie, bacio te, Adriana Amos.
14 – 5 – 43 XXI
Mamma cara, miei cari tutti, sono prigioniero in America e spero che già abbiate avuto la notizia per la quiete di voi tutti. Vi assicuro che sto bene e le mie giornate passano velocemente perché non sto ozioso. Faccio dello sport per la salute del corpo. Studio lingue, faccio dei magnifici disegni, e ti dico che mi son rivelato un artista, poi pensa un po’, sto scrivendo una commedia che presto daremo. Insomma tutto ciò che è sempre stata la mia passione la esplico e così me la passo. La mia cameretta l’ho ornata con le vostre fotografie e ha acquistato un che di intimo e confortevole. So che puoi inviarmi dei pacchi, desidero la mia divisa, dei libri, qualche commedia, magari per soli uomini. Interessati per la mia promozione e nel caso fosse uscita fammela comunicare d’ufficio. Interessati poi per avere la parte del mio stipendio che ti spetta. Il sogno della mia casetta non credere sia sfumato. ricordati di affrancare per via aerea le lettere che spedisci, giungono prima. Sta in comunicazione con Adriana perché scriverò anche a lei. ricordami a tutti e a tutti da il mio indirizzo. Scrivimi spesso, di ad Adriana che studi che il tempo c’è. Non preoccuparti che sto bene, saluta tutti. Baci
18 – 5 – 43
Adriana cara e tutti cari tutti, già avrai saputo da mamma che io sono prigioniero in America e ora dopo lungo silenzio ricomincio a scriverti. Ti ricordo sempre e mio desiderio è di poter raggiungere presto il nostro sogno. In quanto a tutto il resto io me la passo benissimo. La mia casetta ora è accogliente e confortevole, dormo col ten. Galassini e in una camera vicina, comunicante a mezzo di un entrata dormono due capitani, molto gentili e così noi quattro in questo piccolo appartamentino viviamo le nostre giornate. Nel mio stesso campo c’è il Capitano De Sisti di Ferrara e con lui ho parlato a lungo di te, so che è stato tuo insegnante e mi ha detto anche che eri un po’ svogliatella. Ed ora studi? Spero che i tuoi esami andranno bene, ora del tempo n’hai tanto, certo sarai stata preoccupata per un po’ di tempo ma ora stai pure calma, studia e fiduciosa attendimi, al mio ritorno coroneremo il nostro sogno. Ieri ho copiato il tuo ritratto da una fotografia, ma non mi è riuscito troppo bene, ritenterò perché altri disegni li ho fatti molto bene. Ho fatto una madonnina per il cap. Barbieri magnifica, una vera opera d’arte. Scrivimi per via aerea affrancando le lettere. Pensami sempre e scrivimi spesso. Ti amo tanto sempre le tue foto sono qui che mi guardano, saluti ai tuoi cari, ti bacio tuo Adler
20 maggio 1943
Mamma cara, è con la speranza che queste mie ti giungano sempre che io scrivo. Sto bene sempre e a tutt’oggi la mia attività è aumentata, sto gettando le basi per il teatro, e così occupo le mie giornate che passano velocissime. Giorno di festa sarà per me quando potrò ricevere vostre notizie. Saluto sempre tutti, baci a te e Adriana, scrivi per posta aerea
21 maggio 1943
Mamma cara, come vorrei che queste mie lettere ti giungessero tutte, potresti così rassicurarti e mettere il cuore in pace per quella che è la mia sorte. Nella disgrazia sono stato fortunato. Infatti con me ci sono tutti i miei colleghi e puoi credere che insieme ce la passiamo magnificamente e una sola cosa manca, quella cosa che a tutti i prigionieri manca, la libertà. Occupando però le giornate in svariate attività queste passano velocemente. Faccio dei bei disegni a matita e a colori, studio saltuariamente la lingua, ora poi ho l’incarico di organizzare il teatro per delle recite e spero di riuscire. Ti ricordi di Empoli? Qui naturalmente mancano le donne, ma pazienza. Poi la sera facciamo tornei di pallavolo, la domenica c’è l’incontro di calcio ed io vado ad arbitrare. Poi ci sono le bocce, presto ci sarà la pallacanestro e il tennis. Che vuoi di più, uno sportivo come me non ha nemmeno il tempo di respirare. Quando viene buio poi nel nostro appartamentino facciamo la partita. Anzi a proposito di questo se potrai, mandami in un pacco un mazzo o due di carte napoletane, mi farai piacere. Una cosa sola è nei miei pensieri dominante, quella di poter raggiungere presto voi tutti. Intatto nell’attesa cerca di pensare al domani, fatti pagare quello che ti spetta che anch’io poi al mio ritorno probabilmente avrò da parte un piccolo gruzzoletto. Scrivimi spesso via aerea affrancando le lettere e conformati bene sulle modalità per scrivere. Ti abbraccio e ti bacio Adler
25 maggio 1943
Adriana cara, ho finito proprio ieri il tuo ritratto, l’ho copiato da una tua foto, è riuscito meglio degli altri che avevo tentato prima, ma non sono ancora soddisfatto. Oramai per i disegni ricevo le ordinazioni e tutti vorrebbero un disegno. Col tempo chissà. Mia cara è l’unica cosa che posso fare per dedicarmi a te, per sentirti vicina e quando penso alla grande distanza che ci separa, quando penso che forse tu non conosci ancora la mia sorte, sono momenti tristi, ma mi riprendo e scrollo da me la malinconia, non devono esistere. Il nostro amoroso calvario un giorno dovrà pur finire, quella nostra famosa meta la raggiungerò alfine ed allora quale respiro di sollievo vivere accanto a te nella quiete del focolare domestico. Ieri pensavo a te, mi sovvenni di quando mi dicevi “Povera Mina! almeno tu mi sei vicino.” Invece anche tu ora sei come la Mina. Ma non devi perdere la forza, il coraggio, la volontà deve rimanere quella che sempre io ho conosciuto. La mia cara Adriana che io amo tanto e che attende fiduciosa il ritorno del prigioniero di guerra. Se vorrai inviarmi un pacco fallo pure, una cosa sola desidero, dei bei libri, e fra questi qualche commedia brillante, dove non siano possibilmente donne, oppure poche. Presto il nostro teatro andrò in funzione ed allora poi ti racconterò. Ciao amore mio pensami come io ti penso ti bacio tanto tuo Adler
Saluta i tuoi cari e mia mamma
28 – 5 – 43
Amos carissimo, una volta voglio scrivere a te, il mio caro fratellino che ancora può scarrozzare libero per il mondo. In ogni modo non mi posso lamentare, no, sto bene e qui dentro il campo trovo tutte quelle attività che mi interessano maggiormente. C’è la pallavolo, il campo di calcio, quello di pallacanestro di bocce. Poi quando voglio stare nel mio appartamentino, disegno e qualcosa di buono è uscito, ho fatto l’altro giorno una bellissima testa di donna a pastelli. Poi leggo qualche libro della biblioteca del campo, quando ne ho voglia studio la lingua del posto; ma come il solito lo studio non fa per me, ho comprato la grammatica, vedremo se almeno taglierò le pagine. Poi stiamo impiantando il teatro, avremo l’orchestrina ecc. Naturalmente tu sai la mia passione per quello ed allora mi ci sono buttato a capofitto. Mio caro Amos mi rincresce, che probabilmente sarai promosso tenente prima tu. Ma che vuoi la sorte non mi è stata benigna. questa lettera l’ho scritta a casa, così la mamma la leggerà e poi te la invierà dove sei. Speriamo tu stia sempre bene, conforta la mamma e aiutala tu, vedi che io non posso. Non preoccuparti per me, mi conosci. Ciao Amos, bacia la mamma e parenti tutti.