Lettere luglio 1944


18 luglio 1944

Mamma cara, che gioia oggi! Ho ricevuto una tua lettera del nove maggio quarantaquattro. Capisco tante cose. Naturalmente dopo un intervallo silenzioso di nove mesi, si vorrebbero sapere tante cose, ma pensando che questa è la lettera più recente che han ricevuto tutti i modenesi, mi posso chiamare fortunato.
Queste notizie che mi dai sono di poco più di due mesi fa. Io da questo secondo campo d’America non mi sono più mosso e continuo la mia ottima vita come dal primo giorno. Unico inconveniente la mancanza di vostre notizie. Per conto mio quei soldarelli che ho non li butto anzi, qualcosa di utile ho già e spero di poterlo portare con me un giorno. Però mamma cara come è sospirato quel famoso giorno della liberazione. Come è comica la vita a volte nella sua tragicità. Io, Enzo, Amos, Mario, di qua, Amos e Franco di la. E voi sole donne a casa. Siate forti mamma, saluta tutti e salvate il salvabile. Vuol dire che quando ci potremo riunire ci rifaremo, ricostruiremo ricominceremo a vivere, saranno sacrifici, ma pazienza. Meglio uniti e poveri che così divisi. Ciao mamma, ti abbraccio e ti bacio. Di Adriana non mi dici nulla ma di lei ho una cartolina dell’otto dicembre.
Saluta tutti Adler