Lettere gennaio 1945


  1. 5 – 1 – 45
  2. 19 gennaio 1945

5 – 1 – 45

Mamma cara ho ricevuto la tua cartolina del 5 luglio. Le notizie più importanti così le conosco. Io continuo la solita vita, come dal primo giorno che ho messo piede in questa terra. Nulla è mutato e solo i mesi si susseguono ai mesi nella impaziente attesa. Quando lascierò questo tavolino dal quale ti scrivo per raggiungerti? Dio solo lo sa. Dici bene mamma; quanto il destino sia stato crudele con noi. E pensare che io sarò quello che sta meglio. Ora nella nostra stanza c’è anche la radio grammofono. Abbiamo parecchi dischi, ascoltiamo le notizie giorno per giorno e per sollevarci lo spirito facciamo un po’ di musica.
Ora è inverno lo sport è un po’ in ribasso di modo che le mie giornate le passo qui seduto e faccio tante cose. Studio anche, ed è l’unico sforzo che faccio per mettermi in zucca qualcosa di buono. Quante volte però la mia mente corre lontana e varca lo spazio in fantasie che non sono che chimere. Com’è dura la vita invece! Ti bacio mamma e ti abbraccio. Hai notizie di Amos? Di Adriana? Di Amos mi parli, di Adriana non so più nulla. Povera bimba anche lei. La chiamo bimba ancora e non penso che gli anni passano, per me e per tutti. Quando finirà? Ti bacio Adler

19 gennaio 1945

Mamma cara, ho ricevuto un’altra tua lettera, la quarta dell’anno di tutto l’anno scorso. In quella lettera finalmente ho notizie di Adriana, so che è a Vigarano, ma non sarà già andata ad Albarea da Liliana? Una cosa ancora ignoro: è riuscita a diplomarsi Adriana? Mi dici che insegna privatamente, ma questo non mi fa supporre che sia stata promossa. In ogni modo il necessario è che siate in salute te e lei, e che non vi manchi l’indispensabile. Io sto sempre come il primo giorno e se ti dovessi descrivere la mia vita di oggi ripeterei cose che sai già. Sono le vostre notizie recenti che mi mancano, e spero sempre di ricevere giorno per giorno. Non avere pensieri preoccupanti per me, nulla mi manca. Non pensare a risparmiare non ne vale la pena. Cerca di star bene, ed aiutatevi, te e Adriana. Io vorrei sapervi insieme, ma anche lei ha la sua famiglia. Ora che so che è a Vigarano non ho l’indirizzo per poterle scrivere. Scriverò a te e al vecchio indirizzo di Ferrara sperando che possiate ricevere