20 gennaio 1944
Adriana mia cara ieri ho ricevuto tre lettere sono del luglio e dell’agosto, ma pazienza qualche piccola novità si viene sempre ad apprendere ugualmente. Io come al solito sto bene e la mia vita non è per niente mutata dai primi giorni. I mesi sono volati e in questo frattempo mi sono costruito qui la mia esistenza, ho le mie occupazioni giornaliere, ho tutte le comodità nella mia stanzetta. Adesso possiedo anche un bauletto per il mio corredo ricostruito una cassetta della grandezza di una valigia. Sarei pronto, prontissimo, per volare date, ma ancora non si può. Ady mia come vorrei sognarti sempre eppure mi è successo una volta sola da che sono prigioniero, eppure ogni sera nel mio candido lettino prima di prendere sonno riguardo una tua foto, oppure rileggo una tua lettera, lasciandola mia mente correre per lo spazio e raggiungerti, ma il mio sonno è sempre senza sogni. Quando mia cara potrò, non sognarti ma realmente averti accanto e vivere con te? Oramai credo che basti, sarebbe ora di finirla una buona volta. Io però sempre ti amo e ti ricordo. Baci a te e mamma Adler