Lettere agosto 1943


  1. 3 agosto 1943
  2. 5 agosto 1943
  3. Giovedì 5 agosto 1943
  4. 6 agosto 1943
  5. 10 – 8 – 43
  6. 12 – 8 – 43
  7. 13 – 8 – 43
  8. 17 agosto 1943
  9. 21 – 8 – 43
  10. 24 agosto 1943

3 agosto 1943

Mamma cara, Adriana mia, sabato 31 luglio grande festa nel mio cuore ho ricevuto due vostre lettere del 21 e 22 giugno, capisco che sono le due prime. Vi vedo unite insieme nel pensarmi e nella gioia di avermi ritrovato. Quel tenue filo della corrispondenza si è riallacciato. Tutti noi, modenesi, abbiamo ricevuto e in una cartolina di Bonfiglioli ho saputo che eravate in relazione tra voi famiglie. Mi chiedete tante cose, ma poche me ne dite però. Va bene che voi due siate le persone più care, ma Amos? E i parenti tutti? Certo , nessuna nuova buona nuova ma anch’io come voi vorrei sapere tutto e di tutti. Io quello che mi è lecito dire, ve lo dico, anzi, scriverò una lettera d’affari dove vi parlerò solo di questioni amministrative. Spero che gli esami di Adriana siano finiti bene. Ditemi la data delle lettere che ricevete, io conservo la minuta, così saprò cosa vi ho detto. Indovino che la prima lettera da voi ricevuta è quella del 14 maggio, era la seconda, ma puoi considerarla la prima. Io credo che 2,75 di francobolli siano sufficienti, questa è economia. Mi ha dato grande gioia il sapervi insieme nel dolore e nella gioia, vogliatevi bene, Mamma! Adriana, la vostra gioia sarà la mia gioia. Pensate al domani. Non arenatevi nel dolore e nella tristezza, quando c’è la salute c’è tutto e questa non manca. Studia Ady il tempo c’è. Non mi dire che sei stata bocciata, mi daresti un grande dolore. Tante cose non posso scriverle, ma sto scrivendo un diario e faccio raccolta di ricordi così un giorno avrò tanto da raccontarti. Sarà una bella favola lunga lunga di tante peripezie accadute a un giovane nel mondo. Vi abbraccio e vi bacio vostro Adler ora sono direttore sportivo.

5 agosto 1943

Mamma cara è con gioia che ti annuncio di aver ricevuto vostre notizie, già lo scrivi in lettera precedente. Ho ricevuto le due prime vostre lettere del 21 e 22 giugno. È consolante il sapere che non siete state gran tempo senza mie notizie. Ora attendo che voi mi scriviate spesso così sarò sempre al corrente di tutto. Spero che Adriana sia stata promossa. Io sono in ottima salute e naturalmente spero altrettanto di voi. Vi ricordo sempre e tutto il giorno ho le lettere scritte di pugno da Adriana e i tuoi piccoli saluti in fondo. Voglio anche una tua lettera. Ti bacio, tuo figlio Adler

Giovedì 5 agosto 1943

Avverto che in questa lettera tratterò solamente d’affari. Delle due lettere vostre datate 21 e 22 giugno che già ho ricevuto parlerò in altra lettera.
Ho saputo ufficialmente di una disposizione riguardante la riscossione degli stipendi dei prigionieri di guerra, e cioè che un terzo del mio stipendio che percepivo prima della mia cattura la ritirerai tu mamma, essendo tu inabile al lavoro ed essendo io quindi capofamiglia con te a carico. Rivolgiti per conoscere le modalità inerenti alla riscossione al distretto o al reparto. Anch’io qui ne percepisco una parte e naturalmente me ne servo per il mio minuto mantenimento e piacere. Il resto lo riscuoterò al mio ritorno in Patria. Dispongo pertanto che la parte che tu riceverai dopo aver defalcato ciò che ti abbisogna di impiegarlo nel modo che ora ti dirò. Tu sai che al mio ritorno, sempre che, ed è sperabile, Adriana abbia finito gli studi è mia idea sposarmi, quindi con quel piccolo capitale inizia la compera di tutte quelle cose che formeranno la mia casa di domani. Comincia dalle più utili. I miei progetti sono (?), e tu già li conosci perché tante volte ne abbiamo parlato e se ancora è possibile seguendo quell’indirizzo, inizia a mettere insieme tutto ciò che mi potrà servire per la realizzazione del mio progetto. Non pensare mi raccomando di accantonare il denaro per poi fare un’unica spesa, ma gradualmente inizia coi primi che riscuoterai, poco per volta sarà possibile l’attuazione di questo progetto che da tanto è nella mia mente. Riferiscimi tutti i particolari quello che farai, la posta ha cominciato ad arrivare, così sarò anch’io al corrente di tutto. Altra cosa che mi interessa sapere è questa. Dopo la partenza è uscita la mia promozione? In caso affermativo, fammela comunicare d’ufficio. Ultimo avvertimento è questo, sono sufficienti due e settantacinque di francobolli per le lettere che mi spedite. Saluti Adler

6 agosto 1943

Mogliettina mia, anch’io voglio chiamarti con quel caro nome, nelle vesti del quale tante volte ti sogno ad occhi aperti nelle mie fantasticherie. Le tue due lettere del 21 e 22 giugno che ho ricevuto sempre le tengo a portata di mano, per rivedere quella tua calligrafia, per pensarti unita a mamma, quante ne avrete dette cose vi sarete raccontate, quanti sogni e progetti avrete fatti, avrete anche pianto insieme lo immagino. Io sono tanto lontano ma in certi momenti chiudendo gli occhi, nella quiete delle mia stanzetta mi sento tra di voi è un librarsi del pensiero alla libertà. Magari poi in quel momento arriva qualche mio collega in camera dicendo: Ascari posso prendere il pallone di palla a volo; oppure posso prendere le racchette del badminton. Ora sono l’addetto allo sport e tutto questo l’ho in consegna io. Quindi ecco che mentre faccio sogni d’oro la realtà mi riprende, sono direttore dello sport, ma sono in un campo di concentramento, sono un prigioniero di guerra. E le occupazioni del giorno di riprendono, addio sogni. Stasera dopo la finale della palla a volo, in fretta la doccia, poi il cinema all’aperto, ho capito solo i cartoni animati, poi al buffet del circolo mi sono bevuta una aranciata ed eccomi qui a scriverti. Tutto si svolge qui intorno a me tutta la mia vita è racchiusa in questo campo. Solo la mente il pensiero si liberano e ti raggiungono per dirti ti amo, desidero i tuoi baci. Adler

10 – 8 – 43

Mamma cara, stasera trovi tuo figlio d’una insolita allegria, è arrivata la tua lettera data 21 giugno. È già la terza che ricevo. Vengo a sapere da quella tua tante cose che Adriana non mi diceva. Così tu mi parli di Amos però ti avverto di una cosa preferirò sempre scrivergli a casa così tu gliele invierai dopo averle lette. Sai le mie lettere sono razionate ed è meglio concentrarle il più possibile a casa, così tu darai mie notizie a tutti. Assolvo ora brillantemente il compito di direttore sportivo nel campo, e studiare ne ho poca voglia, come al solito. Mi esercito sempre nel disegno ed ho comprato una magnifica scatola di 36 matite colorate e sto facendo dei bei lavoretti che un giorno quando ritornerò potrai ammirare. Ho fatto poi altre spese, un pigiama, un elegantissimo paio di pantaloncini corti e una cravatta. Oramai ho un corredo abbastanza cospicuo, ma però farò ancora qualche spesuccia. Non so ancora se comprerò una racchetta da tennis oppure una racchetta da badminton. Come vedi qualche soldarello non mi manca. Coen non è con noi però è prigioniero anche lui. Sono felice mamma sapere che state tutti bene, così è di me. Vi abbraccio e vi bacio tutti Adler

12 – 8 – 43

Bimba mia, già tre vostre lettere mi sono giunte due tue e una di mamma, due in data 21 e una in data 22 giugno. Ora anch’io come voi sono quieto e tranquillamente vivo le mie giornate. Sto preparando un album con tanti bei disegni e scritti che ti regalerò quando ritornerò. Ho fatto pure un album con le fotografie e scrivo i miei ricordi. Tutto questo framezzato alla mia attività di direttore dello sport. Ciao amore mio pensami e scrivimi spesso, ti bacio tuo Adler. Saluti ai tuoi cari.

13 – 8 – 43

Bimba mia, avere vostre parole qui innanzi a me alle quali rispondere, è una cosa immensamente piacevole, capisco che quello che io butto giù ora ti arriverà, capisco che leggerai questa mia lettera dopo che avrà fatto un lungo viaggio. Essa solcherà terra mare, cielo, per raggiungerti e dirti “Adler ti ama” ti ricordi quelle tre parole, devono essere la tua fede, nei momenti di sconforto e di tristezza invoca quelle parole: “Adler mi ama”. Si Bimba mia ti amo ed anch’io comete rivivo i giorni felici, rivivo i nostri giorni felici, quei giorni che sono stati solo nostri. Per quello, io ho la forza di attendere e di sperare, pensando che quei giorni si rinnoveranno più belli più felici di quelli trascorsi. Tutte le tue foto sono racchiuse in un bell’album, ed un altro lo sto preparando io, con lavoretti miei, per fartene dono il giorno del mio ritorno. Già ho cominciato e iersera ho scritto la dedica. Però non faccio indiscrezioni. Mi raccomando però di non attendere dei capolavori. C’è solo un po’ di buona volontà. Ora poi che ho le matite colorate mi sto cimentando con dei modelli difficili. Domani è un po’ festa al campo, ci sarà una mostra di arte e artigianato, un incontro di calcio descritto agli americani, e gli americani ci offriranno un incontro di Base-ball che è il loro sport nazionale. Ciao Bimba mia ti amo tanto e ti bacio, saluta i tuoi cari e mamma, Adler

17 agosto 1943

Mamma cara, ho passato un lieto ferragosto per un motivo semplicissimo ho ricevuto la vostra lettera del 26 giugno contenente la fotografia di Adriana. Già a quattro ammontano le lettere che ho ricevuto e una fotografia. Ho di che sfogarmi ora per aggrapparmi ai ricordi, in quelle lettere vi vedo unite, felici di avermi ritrovato dopo giorni di ansia. Anche i miei compagni quasi tutti hanno ricevuto, c’è Galassini poverino che dorme con me e non ha ancora notizie. È la pena che ho provato io quando prima di me gli altri avevano ricevuto. Ho fatto i saluti di Adriana al Capitano De Sisti che ha già ricevuto. Coen non è con noi è stato preso dagli Inglesi. Io cerco di trascorrere le mie giornate il più attivamente possibile, così non penso a tante cose. E così fate voi, distraetevi. Apprendo della vostra gita a S. Luca. Dio mi ha lasciato la vita ed è già molto. Verrà il giorno del ritorno ed ora che questo tenue filo ci tiene collegati attenderemo fiduciosi. Non temete per me, nemmeno un raffreddore mi ha colpito da che son partito. Domani sera faremo delle gare di atletica e mi farò onore. Stamane invece sono stato a vedere un film musicale. C’era la musica che piace a me. Ma pensando a cose più serie, sono in ansia per sapere l’esito degli esami di Adriana. Spero tutto sia andato bene. Sarei tanto felice se un giorno ritornando trovassi la mia maestrina ad attendermi, quanti sogni ho fatto su quello. Io e lei in una scuola sui monti, uniti e felici. Vi ricordo e vi bacio, ricordami ad Amos Adler

21 – 8 – 43

Bimba mia, ho la tua foto qui che mi guarda, è arrivata e con essa un raggio d’amore e di gioia. In questi giorni andremo in un nuovo campo, speriamo a star meglio, o per lo meno come qui. Intanto un piccolo viaggetto non mi farà male e vedrò dal treno un po’ di mondo e un po’ di vita, quella vita che qui tutti aneliamo, ma che soltanto ritroveremo il giorno del ritorno. Scrivi spesso bimba mia, al vecchio indirizzo al posto di Crosville – Tennessee sostituisci Monticello – Arkansas. Ciao bimba ti amo tanto e bacio la tua foto sperando che anche tu l’abbia baciata. Tuo Adler

24 agosto 1943

Mamma cara, stamani vigilia di partenza per il nuovo campo ho ricevuto tre lettere, una tua, 5 luglio, una di Vanna 10 luglio, una di Adriana 13 luglio. Una infinità di notizie apprendo da quelle lettere per lettera poi ti darò le mie nel nuovo campo. Non mi mandare la divisa, libri si, romanzi moderni e brani, libri per studiare l’inglese e vocabolari li abbiamo comprati qui. Vorrei un trattato di trigonometria. qualcuno me la insegnerebbe. In una lettera del Capitano Barbieri si parla di me. Avevo sperato che Mario ce l’avesse fatta, pazienza meglio così. Mantovani probabilmente avrà fatto la nostra fine però non ne sappiamo nulla. Saluta tutti, scrivete anche più spesso ti bacio Adler
Totale lettere ricevute: sette, affrancate con 2.75