
Oggi noi poveri normodotati che stanno incollati alla Tv per ammirare le prodezze di atleti che fanno miracoli ci siamo dovuti accontentare di “solo” due medaglie, ma non si è accontentata Carlotta Gilli che in tre giorni ha vinto tre medaglie nel nuoto. Carlotta è ipovedente e quindi dal punto di vista funzionale potrebbe gareggiare con nuotatori del calibro di quelli che hanno partecipato alle Olimpiadi, infatti nell’acqua va come una scheggia un vero e proprio squaletto che macina metri e non so come faccia a misurare la distanza dove finisce la vasca, perché in teoria lei la fine della vasca mica la vede! Che conti le bracciate? Ho visto un filmato di una nuotatrice americana che si allenava e il suo allenatore quando stava per arrivare la toccava con una specie di bastone per farle capire che doveva fare la virata. Ma in gara l’allenatore non c’è… insomma Carlotta ha fatto tris e siccome ha detto che continuerà a gareggiare magari fa anche poker! Beata lei… si fa per dire…
L’altra medaglia è stata vinta da Sara Morganti, una cavallerizza che con grazia ed eleganza ha portato il suo cavallo in un percorso perfettamente sincronizzato. Il dressage è uno sport in cui deve esserci una perfetta simbiosi tra cavallerizza e cavallo. Nel paradressage inoltre la cavallerizza ha handicap motori che le fanno governare con grande difficoltà i movimenti del cavallo. È uno sport che nasce anche questo da terapie riabilitative, i cavalli sono animali intelligentissimi che riescono ad assecondare e a modo loro a proteggere chi hanno sulla groppa.
Sara Morganti vive metà delle sua vita in carrozzina e l’altra metà sul suo cavallo; e col suo cavallo, che poi è una cavalla, ha vinto la medaglia di bronzo in una disciplina che è eleganza e armonia. Non abbiamo avuto l’oro, ma un argento e un bronzo, accontentiamoci, va!