La vita è una giostra

È proprio vero che la vita è fatta di gioie e di dolori che si alternano come nelle ruote panoramiche, si va su e sembra tutto bellissimo visto dall’alto e poi si va giù e allora sembra di sprofondare, fino a che la cabina non si risolleva.

Oggi è stato coma andare sulla ruota, si sono succedute notizie belle e brutte, incontri che si riallacciano e che si perdono, voci che arrivano all’improvviso a ricordare che la vita è breve, ma anche tanto bella.

Il primo messaggio è stato l’annuncio di una perdita, è venuto a mancare all’improvviso Pino Tossici, conosciuto ad Anghiari, anche lui militante di quella folta schiera di autobiografi che bazzicano la cittadina aretina. Era un po’ che non lo sentivo e non avevo notizie, ma è normale,  spesso ci si sente quando c’è qualcosa di nuovo da comunicare e da quando non mi occupo più delle news della Libera i rapporti si sono diradati, ma non per questo Pino era meno nel mio cuore. Persona sensibile e poliedrica, aveva scritto la sua autobiografia e si dedicava al teatro, abitava a Roma. Era uno di quei pochi uomini che avevano avuto il coraggio di frequentare la Libera, e faceva quindi parte dell’esigua minoranza maschile.

Quando ho saputo della sua morte sono andata a guardare quanti anni aveva e ho scoperto che era solo di un mese più vecchio di me. Ho anche trovato un suo scritto, molto bello in cui si percepisce tutta la sua sensibilità.

Poi dopo poche ore mi è arrivata la richiesta di un collegamento Skype dalla mia amica Maria Rosaria che da un anno si è trasferita in Spagna. Ha avuto il coraggio di mollare tutto e andarsene e per questo l’ammiro moltissimo, anche con lei era forse qualche mese che non la sentivo e mi ha detto che è successo perché si è ammalata. Meno male ora sta bene, ma immagino la sua preoccupazione nel trovarsi sola in un paese straniero con dei problemi di salute. Ma Maria Rosaria è un mastino, non molla mai e stringendo i denti e con una sanità spagnola che a quanto pare funziona meglio della nostra ce l’ha fatta.

Vederla mi ha fatto bene, Maria Rosaria mi dà sempre una grande carica!

Appena terminato il collegamento Skype con la Spagna ecco che mi chiama Carmela. Quanto mi manca Sesto e i sabato mattina con le amiche a prendere il caffè! Devo trovare il tempo di andare al nord, ho voglia di vedere le persone che fino a dieci mesi fa erano il mio mondo.

Mi ha preso la nostalgia, e questo è stato l’ultimo atto di questa giornata.

A volte mi dico: Meno male che c’è la tecnologia che permette di andare nella stessa giornata da Roma a Madrid e poi di nuovo a Sesto Fiorentino per poi ritrovarmi all’Antella davanti al mio computer.

Ma c’è stato anche una incursione straniera con l’arrivo di una cartolina dai miei corrispondenti sconosciuti arrivata dal Kazakistan. Ho dovuto andare a vedere dov’è il Kazalkstan ed ho scoperto che è un paese immenso tra la Cina a la Russia. Così come faccio io quando mando cartoline all’estero cerco di scrivere in inglese, la mittente della cartolina Kazaka mi ha scritto in italiano – grande sorpresa – perché ha la figlia che studia la mia lingua. Come è piccolo il mondo!

E con ciò si è chiusa la giornata, domani è un giorno importante, lo racconterò a tempo debito, per ora mi limito a chiudere i miei occhi sul mondo spegnendo il computer.


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