- 8 aprile 1943 Sveglia all’alba. In colonna verso Gafsa. Ore 8 arriva una colonna di camion. Veloce trasporto a Tebessa. Passaggio per Gafsa. Tebessa a sera, piccolo campo provvisorio. Primo rancio di prigionia. Dormiamo in 25 ufficiali in una tenda stretti stretti, su delle coperte.
- 9 aprile. Tebessa. Diamo i nostri nomi. Si riparte in camion, arriviamo in giornata al campo inglese di Kraube. Si mangia, mi lavo. Dormo a terra sotto una tenda assieme al dott. Saverino. Altri compagni di tenda: Tadei, Paltrinieri, Lucchese, Marzullo, Jacci. Perquisizione. La sera si canta.
- 10 aprile. Kraube. Campo provvisorio. Sistemo la mia poca roba rimastami. Lavo. Si mangia poco.
- 11 aprile. Mi costruisco una dama e si gioca a carte.
- 12 aprile. Interrogatorio. Mi trovo un pidocchio, mi metto nudo e lavo tutto.
- 13 aprile. Pomeriggio si riparte a piedi. Scorta Degollista. La stazione è a due ore di strada. La sera siamo in treno. Viveri in scatola.
- 14 aprile. Treno. Americani alla stazione chiedono “souvenir” e danno sigarette. Scorta Degollista. Un algerino ci fa avere del vino e cantiamo insieme
- 15 aprile. Treno. Tentativo di lettera alla Croce Rossa.
- 16 aprile. Pomeriggio arrivo a Saincy, campo americano. Potente mangiata. Si riparte subito, di nuovo in treno, stessa scorta arrivo a Orano nella notte.
- 17 aprile. Si lascia il treno. Sosta di quasi tutto il giorno in un recinto al porto. Perquisizione, incubatrice, bagno. Sera imbarco sulla nave americana “Brazil”. Nave mercantile e passeggeri molto grande. Cabina di seconda classe, siamo in 12 con lettini a due piani, lenzuola e materasso. Bagno in cabina. Ci sono tutte le comodità. L’uscio però è chiuso col lucchetto, gli oblò sono chiusi. Compagni di cabina: Zoboli, Vulpetti, Jacci, Masi, Pappone, Galanti, Buzzacchi, Bugnaresi, Landi, Sarani, Carone.
- 18 – 27 aprile. Traversata dell’Atlantico. Vita di bordo. Sveglia alle 7, colazione ricchissima e abbondantissima alla mensa. Tavoli per cinque persone con tovaglioli e ogni servizio di posaterie. Un cameriere ogni tavolo. Caffè, the, latte, burro, marmellata, pane a volontà più i vari piatti come uova al prosciutto, antipasti vari, minestrine varie, pollo e carni varie, pasta asciutta e vari contorni. Frutta, formaggio dolci e anche gelati. Una pacchia insomma. Scesi in cabina si trova la pulizia fatta i letti fatti. Si prende aria sul ponte, si fumano sigarette che il cappellano americano ci offre. Pomeriggio idem, si prende aria. Ora di cena, vedi sopra. Intanto vengono passati, dame, scacchi, rasoio, spazzolini, dentifrici, il sapone è nel bagno. Piccoli bucati nel bagno, bagni frequenti. Troviamo libri da leggere e riviste da guardare. La pasqua, 25 aprile, il capitano Barbieri recita il rosario sul ponte.
- 28 aprile ore 13. Terra! Terra! Ore 15.30 si entra nel porto di New York. Vedo il panorama di brooklin e la Statua della Libertà. Io invece sono prigioniero. Vaporetti carichi di gente libera e felice passa nel porto. Una nave è a fondo nel porto.
- 29 aprile ore 13.20 sbarco. Perquisizione, bagno e flit. Si va direttamente al treno. Varie strane impressioni attraverso l’America in treno, vista dal finestrino. Si lascia new York alle 19.30 passiamo da Filadelfia.
- 1° maggio 1943. Treno
- 2 maggio ore 8 arrivo a Crossville. Caricamento su autofurgone. Si arriva al campo, compilazione della scheda personale. Incontro con Bertolini. Gli altri prigionieri, i generali, i reticolati, le torri con i fari. Le baracche. Compagno di stanza Galassini. Nell’altra stanza cap.ni Bersaglieri, Ghisi Giuseppe di Milano, Santagostino Ferdinando di Vercelli.
- 3 maggio. Scrivo a casa. Sono alla compagnia N. 3. Mio comandante di campo ten. Col. Spezialetti, capo baracca, magg. Tumino (carristi). Qui ci sono tutte le armi tutte le specialità dal Generale Eccellenza, al soldato che fa l’ordinanza. Imparo a conoscere qualche Generale: Ecc. Gazzera, Gen. Guasco, Ecc. Trezzani, Ecc. Bergonzoli, Gen. Galassi di Modena.
- 4 maggio. Sistemazione del mio alloggio. Scrivo a casa. Palla a volo. Teatro. Calcio
- 6 maggio. Bertolini scrive a casa per me.
- 7 maggio. Arrivano i dollari. Spaccio, spese pazze.
- 12 maggio. Messaggio Papale. Possiamo scrivere sebbene non possiediamo ancora la matricola.
- 21 maggio. Fondazione del teatro. Miei passatempi. Disegno, pittura. Si lavora per un campo di pallavolo, a quello della pallacanestro. Biblioteca. Scuola inglese col cap.no Marano.
- 22 maggio. Radio al circolo.
- 8 giugno. Orno con fiori la stanza. Abbiamo le ordinanze. Pizzuto unico soldato del mio plotone e del Btg. che ci ha seguito. Lavora in cucina, lo aiuto a scrivere a casa. Hanno inizio corsi linguistici.
- 18 giugno. Cinema all’aperto. La sera grammofono Butterfly. Foto.
- 23 giugno. Cinema americano. Esco dal campo a prendere legname.
- 28 giugno. Debutto del teatro con la rivista “Fuori dei reticolati c’è il sole!”. Campionato di palla a volo delle armi. I compagni di squadra: Colombini, Bertolini, Paltrinieri, Bonfiglioli, Baldari, Vulpetti.
- 5 luglio. Incontro di calcio. Marinai italiani contro tedeschi.
- 12 – 13 luglio. Arriva la triste notizia dello sbarco in sicilia.il campo è un funerale.
- 14 – 15 luglio. Monsignore Cicognani. Cresimandi. Cinema.
- 18 luglio. Incontro palla a volo campi 3 e 4, vinciamo noi. Compagni di squadra: Montanari, Abbate, Villani, Rosaza, Broglio, Io.
- 20 luglio. Rivincita. Vinciamo noi.
- 22 luglio. Pallacanestro campo 3 – 4 si perde. Montanari, Pollani, Luciano, io, Broglio. Cinema
- 24 luglio. Vado a prendere pietre in una cava. Giretto in camion. Passaggio da Crossville.
- 25 luglio. Caduta di Mussolini.
- 30 luglio. E’ arrivata la felicità. Posta da casa.
- 13 agosto. Giornata dello sport. Partita di baseball (americani), Volata (tedeschi), Calcio (italo-tedeschi). Mostra artistica al Teatro americano.
- 24 agosto 1943. Si cambia campo.
- 26 agosto 1943. Arrivo a Monticello, Arkansas. Campo molto più vasto e comodo. Stessa vita però.
- 7 settembre. Parte Bleiner.
- 8 settembre. Armistizio dell’Italia. Giorno triste. Poche parole di Pizzorno.