
Bel pomeriggio quello che ho trascorso a Firenze. Avevo fissato con una amica di andare a vedere la mostra che è iniziata a Palazzo Strozzi, visita con guida così si riesce a capire meglio il senso dell’arte di chi espone. In questo caso Yan Pei-Ming, pittore di storie.
Visita interessante, anche se lo stile e il messaggio che l’artista vuol far passare non mi è stato del tutto chiaro. Diciamo che ho visto mostre più coinvolgenti. Ma della mostra parlerò in un altro post.
Dopo la visita, ci fermiamo per un aperitivo in centro, sono tranquilla, non voglio fare troppo tardi, ma nemmeno privarmi della compagnia di Isabella. Un’oretta sedute a un tavolino a chiacchierare è piacevole e rilassante.
Alle otto e mezzo decido di andare a prendere l’autobus per rientrare a casa, sono tranquilla, ho fatto lo stesso tragitto parecchie volte e quindi non mi sfiora neppure il sospetto che ci possano essere problemi.
Prendo il 6 in via dei Vecchietti e chiedo all’autista se mi indica la coincidenza per il 32.
Dopo poche fermate scendo e vado alla fermata che mi è stata indicata.
Lì comincio ad aspettare, il 32 non passa! Allora prendo al volo il 31 che mi porta al capolinea e all’autista chiedo come mai il mio autobus non è passato. «Sciopero!» mi dice. Mi sento male, perché solo il 32 mi porta all’Antella, decido comunque di rimanere sul 31 e chiamare Giuliano che mi venga a prendere a Ponte a Ema, dove devo scendere se non voglio andare a Grassina. Meno male che Giuliano è in casa e non fa una piega, prende la macchina e dopo avermi recuperato alla fermata mi porta a casa. Arrivo che sono quasi le 11, ma la beffa più grande è stata che quando arriviamo, davanti a casa mia, arriva anche un 32 al capolinea. Evidentemente quell’autista non aveva fatto sciopero!!! Vallo a sapere chi lavora e chi no! Insomma un bel pomeriggio rovinato da una serata da dimenticare. Pazienza davanti ai diritti dei lavoratori tanto di cappello! Ma avrei voluto saperlo prima.
Rispondi