“Tu oggi provaci…
non si sa mai…
magari è il giorno giusto.”
Magari bastasse uno schioccare di dita per far sparire l’incubo che il mondo sta vivendo. Oppure un movimento del naso come faceva l’attrice che interpretava “Vita da strega”. Non ho mai capito come facesse, anche se ci ho provato molte volte. Le avventure assurde di una strega “buona” calata nel mondo degli umani. Al povero marito ne succedevano di tutti i colori, anche se, ma forse mi sbaglio, i telefilm erano in bianco e nero.
Oggi vorrei schioccare le dita, ma non funziona, ci provo sempre, in direzione ostinata e contraria… come dice De Andrè. Mai mollare, magari è il giorno giusto in cui lo schiocco di dita funziona.
Mi sembra di essere diventata un bradipo, faccio tutto al rallentatore, le mie routine quotidiane è come se le svolgessi col freno a mano tirato. Ogni piccolo passo una fermata, eppure vedo che nonostante tutto riesco a fare quello che mi prefiggo. Poche mete, piccole cose, una alla volta.
Ogni mattina per esempio tra le incombenze da svolgere c’è la pulizia d i tutti gli apparati gatteschi/micieschi, lettiera, ciotole sempre con la Micia tra i piedi che vorrebbe dosi supplementari di crocchini. Io ho imparato e faccio finta di metterglieli, lei annusa e poi dopo una leccatina se ne va delusa. Che padrona ingrata!
Poi stamattina ho anche disteso i panni che ho lavato in lavatrice, Ieri sera erano pronti, ma non ce l’ho fatta, poi viene la routine di toeletta personale, tra ninnole e nannole arrivano le dieci e comincio a pensare a cosa farmi da mangiare, perché a mezzogiorno devo mangiare per poi partire all’una per l’ospedale.
Insomma passa tutta la mattinata, praticamente senza fare quasi nulla, ma in fondo che cosa ci sarebbe da fare d’altro?
Oggi mi sento bene, sono tornata dall’ospedale abbastanza in forma, non troppo stanca e il mio autista mi ha consigliato, se voglio mangiare la pizza, di prenderla stasera perché domani ci sarà la corsa a farsela consegnare. Consiglio afferrato, Inoltre la pizza mi permetterà di non cucinare, cosa che la sera specialmente mi fa fatica fare.
Ho guardato un’altra puntata de “La casa di carta” e poi ho telefonato alla pizzeria a 200 metri da casa mia.
Perfetto… le ultime parole famose…. tutti mangiano pizza, anche di venerdì, possono portarmela solo alle sei! Non ho orari, mi va benissimo anche alle sei. Ordinazione fatta.
La pizzeria si chiama Pala e Mattarello e oltre alle pizze hanno anche un’ottima selezione di birre.
Birra artigianale arriva a casa mia!!!
Quante cose oggi pomeriggio, subito dopo la pizza arriva anche l’ortolano con le verdure e la frutta. Posso solo salutarlo da lontano, gli sono riconoscente della roba fresca che mi ha portato, Ora è in bella mostra sul piano della cucina, con calma, con molta calma, da bradipo la sistemerò.
La pizza era molto buona, ma questo non era una sorpresa, strano… ne ho sentito il gusto, forse era così condita che ha neutralizzato le barriere coralline… o forse la birra? o forse il senso dell’immaginazione?
Ora sono qui a scrivere, sono serena e tranquilla, so che fino a lunedì non dovrò uscire di casa, ma ho imbottito il mio nido di tante piume per renderlo più caldo e accogliente. Non c’è bisogno di tanto per stare bene. La lentezza a volte è un vantaggio, fa apprezzare anche le piccole cose.
Mi rendo conto che oggi pur lentamente ho fatto tantissime cose, che sia questo il segreto? Rallentare, non avere fretta… e ogni tanto provarci… magari è il giorno giusto!