Un laboratorio autobiografico prendendo spunto dai Pronomi? E cosa c’è da dire su queste particelle che pronunciamo fin dalla prime parole. Io, sono io! Non c’è dubbio, ma dove finisce il mio Io? Quando dico Io a chi mi riferisco? Tu sei colui che mi sta vicino, ma in pronomiquanti modi possiamo pronunciarlo? Posso dirlo chiamandoti, ma anche accusandoti, posso dirlo cercandoti, il Tu vicino il “prossimo tuo”. E poi c’è Lui, o Lei, che sta laggiù, lo conosco, la conosco, ma che fatica! Preferisco parlarne con chi mi sta accanto e anche sparlarne -qualche volta-.
Poi ci sono i plurali; per primi arrivano i Noi, quanti siamo? Di che gruppo facciamo parte? Noi amici, Noi italiani, noi… noi… noi. I Voi sono tutti coloro che non sono noi… perché diversi, vi conosciamo ma state un po’ alla larga! Voi sono anche tutte le persone che non ci sono più, che se ne sono andate e di cui abbiamo nostalgia
Alla fine arriva tutta la truppa dei Loro, quanti sono! Tutti quelli che non sono Io, non sei Tu ma non sono nemmeno Noi o Voi… I Loro sono quelli lontani, quelli che non si conoscono proprio quelli che vediamo alla televisione o troviamo dentro i libri di cui siamo accanite lettrici. Loro sono i personaggi che ci fanno sognare e a cui -forse- vorremmo assomigliare.
Sono una moltitudine i Pronomi, anche se solo 6 piccole parole.
Rappresentano il mondo che ci sta intorno che fa parte dell’intera umanità.
Li abbiamo guardati dal nostro punto di vista autobiografico, abbiamo scritto e condiviso, ci siamo confrontate senza pudore, perché anche noi siamo un piccolo campionario di Io, Tu, lei, Noi, Voi e Loro!
E queste siamo Noi:
A. D. GC. I. C. M. PZ. PF. R. S. GP.