Henry David Thoreau: “Camminare”

Ho terminato di ascoltare, in audio libro, il breve saggio di Thoreau sul camminare, che ho riprodotto mentre camminavo… Mai ascolto fu più consono al momento.

Thoreau è un filosofo e scrittore americano dell’800, quindi non mi aspettavo certo un libro che affrontasse le tematiche attuali del cammino, volevo semplicemente ascoltare un testo che mi raccontasse quelli che erano i pensieri di un grande autore del passato. “Camminare” è un breve saggio che più che il camminare in sé affronta le tematiche della natura selvaggia, che ai suoi tempi credo fosse davvero selvaggia, e dell’uomo che cerca nella natura la sua salvezza spirituale.

Il camminare di Thoreau è un avanzare non solo realmente, un passo dietro l’altro, ma un avanzare metaforico nella vita dell’uomo che deve cercare il suo vero spirito nella natura.

Certo ai tempi di Thoreau la natura credo sia stata molto più incombente di quella che esiste oggi, a lui bastavano pochi passi per trovare boschi e montagne, non come noi che dobbiamo prendere la macchina per trovare, non dico una foresta, ma almeno un bosco come di deve!

Il saggio è un inno alla libertà del muoversi liberamente nella natura, alla liberà dell’uomo che vede nel cammino in itinerario interiore verso la purezza d’animo.

Vorrei anche aggiungere, visto l’impegno di Thoreau verso l’abolizione della schiavitù negli Stati Uniti, aiutò infatti molti schiavi fuggitivi a fuggire in Canada, anche un inno alla libertà di muoversi, di raggiungere ogni luogo che si desideri raggiungere.

Il suo intento viene subito dichiarato nell’incipit che recita: «Vorrei spendere una parola in favore della Natura, dell’assoluta libertà e dello stato selvaggio, contrapposti a una libertà e a una cultura puramente civili; vorrei considerare l’uomo come abitatore della Natura, come sua parte integrante, e non come membro della società. Desidero fare un’affermazione estrema, e per questo sarò enfatico: la civiltà ha già fin troppi paladini; il pastore, il comitato scolastico, e ciascuno di voi potrà assumersi questo compito». 

La civiltà per Thoreau è legame, è dovere ed è un insieme di leggi che possono anche essere contestate; da ricordare un altro suo libro che si intitola “Disobbedienza civile” un atto d’accusa verso la guerra Messico/Statunitense. Thoreau in questo caso decise di violare apertamente la legge e di non pagare le tasse che dovevano finanziare il conflitto, accettando la reclusione in carcere che questo gesto comportava. Coerente fino al limite del sacrificio.

Insomma un libretto questo “Camminare” denso di concetti sull’uomo, la libertà e il libero arbitrio, un po’ enfatico nella forma, ma bisogna considerare il tempo in cui è stato scritto. Altro che mero esercizio fisico!


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