
Da poco più di un anno faccio parte dell’Associazione Gruppo Scrittori Firenze, non perché io sia una scrittrice, non mi reputo tale, al massimo sono una scribacchina che fa della scrittura un mezzo per conoscersi meglio, ne faccio parte perché sono un insieme di persone che hanno una grandissima vitalità, fanno gruppo, riescono a realizzare progetti che riuniscono le varie anime di chi scrive per passione o per diletto.
L’ultimo progetto è una antologia che raccoglie racconti che narrano storie dei personaggi della letteratura, in particolare “donne della letteratura”. Il titolo infatti le richiama con il neologismo “Immaginate”, donne inventate dalle penne di autori che le hanno fatte vivere nei loro libri e romanzi.
Si va dall’Aida di Verdi a Weena protagonista del romanzo “The Time Machine” di Herbert George Wells. Confesso che di quest’ultimo personaggio, non essendo un appassionata del genere fantastico non ne conoscevo l’esistenza.
Ma il bello è proprio questo, attraverso le parole degli scrittori fiorentini che hanno dato voce alle protagoniste dei romanzi, si vengono a conoscere anche personaggie che magari non si ha avuto occasione di conoscere.
I ritratti, ma meglio dire i monologhi, perché chi parla è sempre l’immaginata di turno, sono ben 52 e abbracciano tutti i genere e tutte le epoche della letteratura.
Oltre alle due che aprono e chiudono la rassegna troviamo, e mi scuso per le omissioni, ma cito quelle che conosco, Alice, Anna Karenina, Bocca di Rosa, la Fata Turchina, Giulietta, Mary Poppins, la Monaca di Monza, la Signora Maigret, Valentina ecc… ecc…
Quindi tutte donne che all’interno delle storie immaginate dai loro autori hanno uno spessore e raccontano qualcosa, le loro voci a volte protestano nei confronti di chi le “ha scritte”, avrebbero forse voluto essere diverse o aver evitato di fare una fine tragica, ma anche i personaggi delle fiabe entrano nell’antologia e qui subentra la leggerezza del personaggio che parla non solo ai bambini o ai giovani, ma prende uno spessore più definito e in un certo senso trova riscatto dall’essere confinato in un genere considerato “minore”.
Tutti gli scrittori e scrittrici, parlo di quelli e quelle di oggi, ha saputo tratteggiare una donna che esce dalle pagine del libro, confinata e prigioniera della propria storia, dandole soprattutto libertà, libertà di essere se stessa oltre la trama del romanzo, o canzone, o fiaba, in cui è prigioniera nei secoli dei secoli.
Altro valore aggiunto che rende prezioso l’antologia, oltre al peso in pagine del volume, quasi 500, sono i disegni che illustrano ogni donna immaginata, che aprono il capitolo a lei dedicato e sono opera di Enrico Guerrini, un artista che ha saputo dare anche un volto alle donne raccontate.
Di Guerrini è anche la copertina che raccoglie tutti le protagoniste con la leggerezza di palloncini che stanno per spiccare il volo.
Un libro prezioso, per chi vuole percorrere la storia della letteratura femminile, anche per chi non conoscendole tutte, come me, può farsi un’idea di come la fantasia di scrittori del passato e anche del presente hanno saputo dare voce e volto alle donne.
L’antologia è stata curata dal lavoro prezioso e certosino si altre due donne: Cristina Gatti e Nicoletta Manetti che sono riuscite ad accordare la partitura di una orchestra eterogenea, del presente e del passato.
Voglio chiudere con le parole delle curatrici che mi sembra racchiudano bene lo spirito del progetto: «Questa antologia si presenta, dunque come un’occasione per dare ancora voce ai personaggi femminili che più abbiamo amato e, con i loro monologhi, scoprirne i lati pi. nascosti e più veri».
La casa editrice che ha deciso di pubblicare il progetto è “Edizioni Il foglio” di Piombino (LI).
Il libro è già disponibile in libreria e anche nei principali store on line.
La presentazione si è svolta il 12 giugno 2023 presso l’auditorium G. Spadolini, palazzo del Pegaso, via C.B. di Cavour, 4 a Firenze con la partecipazione di quasi tutti gli autori e autrici della antologia

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