Sento che con oggi siamo entrati nell’estate. Luglio è arrivato con il suo calore e con il sole che la fa da padrone. Oggi anche io mi sento davvero in estate, perché amo il mese di luglio, amo il caldo e amo l’atmosfera sonnolenta dei pomeriggi estivi.
Ho la fortuna di abitare in una casa abbastanza fresca, mi bastano un paio di ventilatori che muovono l’aria, mi piace sentire il venticello delle pale sulla pelle e addirittura, sento quasi il bisogno di coprirmi.
L’estate è la mia stagione, non per niente sono nata quando la canicola infuria, quando le strade sono deserte e tutti se ne stanno rintanati in casa. Sono nata il 29 luglio, non so precisamente l’ora, ma deve esser stato nel primo pomeriggio e mi immagino le sudate che deve aver fatto la mia povera mamma, nell’aria greve e umida di Ferrara. Sono nata in casa, in casa di mia nonna che oltretutto di mestiere faceva la levatrice. Qualche tempo fa, in una mia puntata a Ferrara sono passata davanti alla strada dove sono nata: via Mascheraio. Ho cercato con la memoria il portone della casa dove abitava mia nonna, ma non sono riuscita ad individuarlo. Ho ricordi confusi dell’appartamento, solo la sensazione si una grande austerità. Pochi anni dopo la mia nascita la nonna si costruì una casa più in periferia, ed è quella che ricordo, anche perché ora ci abita mio cugino.
Sono passata dal caldo, all’estate alla mia nascita, voli di memoria che cavalcano l’onda dei ricordi.
In questi giorni, nonostante ancora non sia del tutto in forma e il gusto ancora non è tornato mi è ritornata la fissa di cucinare. È forse l’illusione di coprire con l’immaginazione lo schifo che ancora sento in bocca e che nonostante gli sciacqui ed i collutori continua a persistere, ma? Io cucino, poi riesco a mangiare una porzione infinitesimale di quello che preparo nonostante cerchi di renderlo il più accattivante possibile. Oggi per esempio ho fatto una torta salata. Sulla carta doveva essere buona, l’aspetto era invitante, ma… va beh… la faccio breve, tra mezzogiorno e sera ne ho mangiata mezza, e non era enorme.
Cerco di sforzarmi, so che devo mangiare se voglio rimanere in forze, e sospendere tutto il pasticcaio che ora mi fanno ingurgitare. Comunque oggi sono stata brava, credo di avere fatto il mio dovere di paziente ligia agli ordini ed alle prescrizioni. Dai, dalla foto sembra proprio un piatto gourmet, ma non chiedetemi che sapore avesse… immagino di pasta sfoglia, patate e olive… se ricordo ancora che sapore hanno queste cose.
Però stasera mi sento meno stanca, i carboidrati avranno fatto effetto?