
Gentile Signora,
lei non mi conosce, ma io si. Purtroppo non posso rivelarle il mio nome, ma le scrivo per metterla in guardia. Suo marito la tradisce. E posso dargliene le prove.
Domenica scorsa l’ho visto con una giovane signora mentre passeggiava alle Cascine, poi insieme si sono diretti verso il chiosco della Piscina le Pavoniere e si sono seduti ad un tavolino. I loro atteggiamenti non erano equivocabili. si tenevano per mano, sguardi languidi, lui a un certo punto le ha messo una mano sulle ginocchia e poi si sono baciati incuranti delle persone che stavano intorno. Davvero uno spettacolo quasi indecente per due persone adulte. Li ho seguiti quando si sono diretti verso l’hotel Michelangelo, quello su viale Fratelli Rosselli, e sono entrati, e poi saliti con l’ascensore. Sono stata attenta a non farmi vedere, ma io li ho visti benissimo. Lui è rimasto circa due ore poi se ne è andato, la signora è rimasta in Hotel. Ne è uscita più tardi, e lui la stava spettando con un taxi. Lei era molto elegante, e questo mi fa molta rabbia, perché a lui non è mai importato molto di come una persona si veste. Non so dove sono andati, probabilmente a cena da qualche parte perché sono rientrati solo verso mezzanotte e lui è salito di nuovo.
Tutto questo lo so, e glielo dico, perché anche con me faceva la stessa cosa. Non posso dirle chi sono, ma che sono stata la sua amante, precedente a questa, posso rivelarglielo. Insomma sta tradendo tutte e due. E allora che sia sua moglie, cioè lei, a smascherarlo. Per me è finita, ma sembra che anche per lei il suo matrimonio sia al capolinea.
Buona fortuna,
una amica.

Amore mio,
che bella la giornata di domenica. È stato come essere di nuovo in luna di miele. Mi ha fatto bene raggiungerti, e mi ha fatto ancor più bene che tu me l’abbia chiesto.
Sai che soffro tantissimo quando il tuo lavoro ti porta lontano ed ho pensato tante volte che tu mi tradissi, ma l’ultimo week-end ha fugato tutti i miei dubbi. Sei stato splendido e le ore passate insieme hanno riacceso tutte le fiammelle del nostro amore.
Anche il fatto che io fossi in albergo è stato emozionante, fortuna che il tuo collega e coinquilino non permettesse che io venissi a casa tua, c’era sua moglie e due coppie erano troppe nel vostro minuscolo appartamento. Insomma l’atmosfera dell’albergo faceva tanto amanti in fuga e io mi sentivo elettrizzata.
Anche la cena a Villa Cora è stata molto emozionante, chissà quanto ha speso papà che ci ha invitati. Era una fortuna che proprio quel fine settimana non ci fossero concerti e tutti e due eravate liberi. Siamo proprio fortunati che papà ti abbia fatto assumere nella sua orchestra. So che viaggerete molto, ma sapere che sei con lui mi fa stare tranquilla.
Dopo quel fine settimana mi sento di perdonarti tutto, anche la scappatella che mi hai confessato con quella corista del Maggio, ti ho visto sinceramente pentito e me lo hai dimostrato con tutto il tuo amore. Devo dirti che la signorina in questione ha pensato bene di scrivermi per ragguagliarmi della tua -secondo lei- nuova scappatella, non sapendo che tu non eri con una nuova conquista, ma con tua moglie. Non mi conosce e non mi ha mai vista per questo è nato l’equivoco.
Poveretta, anche lei mi ha rassicurata che la vostra storia è finita e allora amore… possiamo ricominciare la nostra con più ardore di prima. È vero che a volte stare separati per un po’ fa bene, Ti amo.
Tua moglie.
PS: salutami papà
Scritto per Palestra di scrittura
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