
Dizionario = elenco = lista. C’è un mio amico che dice che le liste non bisognerebbe mai farle, specialmente nei Power Point, perché sono noiose e allora, se proprio ci si è costretti, farle il più divertenti possibili. Io non so se sono capace di fare una lista divertente, oltretutto non so da che parte incominciare per trovare gli elementi da mettere in fila. Parole preziose, per come sono fatta io, lo sono tutte, dalla “a” preposizione alla “zzz” onomatopeica…
“A” perché mi conduce verso qualcosa o qualcuno e quindi è preziosa per questo… “zzz” perché mi ricorda il ronzio di un moscone sul vetro in una giornata estiva, e cosa c’è di più prezioso di una giornata estiva?
Per aggirare l’ostacolo e poi non la faccio tanto lunga, ho aperto il file che tengo da una parte e su cui annoto le mie piccole felicità- Da lì ho attinto.
Alba – l’alba è quel momento prezioso in cui il solo sorge e comincia la giornata, è diventata ancora più preziosa da quando abito la casa acquario e non riesco più a vederla, per cui appena mi trovo da qualche parte dove posso ammirare l’orizzonte al mattino mi alzo ad ore antelucane per non perdermela. È un appuntamento d’amore con la luce che si fa evidente e l’oscurità che arretra. L’alba è preziosa.
Nuvole – Batuffoli bianchi o cumuli neri o macchie rosse nel cielo le nuvole sono sempre preziose, cercare nelle loro forme, nei loro colori, nei loro movimenti incessanti qualcosa che c’è, non c’è e che si vorrebbe che ci fosse… Stare occhi al cielo a guardare ipnotizzati le loro metamorfosi è prezioso.
Parole – le parole sono preziose, perché ci fanno comunicare, a voce o con la scrittura, bisogna solo far attenzione a usarle, soppesare col bilancino dell’orefice il loro peso, ammirare le loro sfumature, ripescarle dal fondo della memoria di letture passate, studiarle nelle loro sfaccettature, poi farle brillare come si meritano.
Sogno – Svegliarsi la mattina con gli occhi ancora chiusi, perché si vuole trattenere il sogno, pensare, ricostruire le immagini oniriche una alla volta e stupirsi del film che abbiamo visto nel sonno, sospirare perché l’ora ci ha strappati alla visione di qualcosa che non abbiamo del tutto compreso e sperare che la prossima notte ci porti il seguito.
Studiare – studiare è una parola preziosa perché deriva da un’altra parola preziosa che è la curiosità, la mia voglia di imparare è rendermi consapevole, è uno studiare che mi fa aprire gli occhi, mi fa cercare, mi da la spinta di informarmi, mi fa leggere e scrivere, e parlare, e domandare. Studiare è scoprire altri mondi, creature aliene da addomesticare, creare con loro dei legami -come dice il piccolo Principe- renderle amiche, renderle uniche. Studiare con mente aperta è una parola preziosa.
Stupore – ringrazio ogni volta che riesco a stupirmi, ed ogni volta è una sorpresa (altra parola preziosa). Lo stupore arriva sempre inaspettato, quando arriva mi prende allo stomaco, ai polmoni e non riesco a respirare per un attimo, un attimo di sospensione del respiro, un attimo per riprendermi prima di capire che cosa è successo. Io mi stupisco spesso, non so perché, è come se non mi aspettassi mai niente e quello che succede arriva così inaspettato che mi fa rimanere senza parole oltre che senza respiro. Ma è bello lo stupore perché poi diventa altro, diventa futuro, diventa un grazie, pronunciato con riconoscenza. E qui ci sono un sacco di altre parole preziose.Ed ora mi fermo qui pensando che anche fermarsi è una parola preziosa, sapere quando farlo è il più bel regalo che si può fare a chi ci sta ascoltando… o leggendo!