“Dente per dente” di Francesco Muzzopappa


“Dente per dente” segnalato da una newsLetter che ricevo regolarmente da “ILDA” il gruppo di “I libri degli altri” – tra l’altro consiglio fortemente di seguirlo – mi sono detta perché no, otre tutto era all’interno dell’offerta di KindleUnlimited, quindi lo potevo leggere a costo zero, e visto la mia bulimia di lettrice questo aspetto a volte fa la differenza.

L’ho scaricato, divertita già dal nome dell’autore che sembra uno scherzo: come fa uno a chiamarsi Muzzopappa? Uno che si chiama così deve avere un fortissimo senso dell’umorismo perché altrimenti solo il nome l’avrebbe fatto soccombere. (Volevo dire sarebbe soccombuto, ma chi mai parla così?)

“Dente per dente” narra la storia di una vendetta. 

Il povero Leo, solitario custode di sala in un museo di terza categoria (il MU.CO), con un unico amico; Ivan e una ragazza bellissima: Andrea, con una mano con solo tre dita perché da ragazzino gli sono state amputate dopo un incidente… vive in un paese che si chiama “Segate” – più che una frazione è un passatempo per falegnami – 

Dicevo, fidanzato con Andrea, non sa nemmeno lui come sia possibile che una ragazza meravigliosa come lei possa aver scelto proprio lui, Andrea è la prova vivente che se ad Adamo è stata tolta una costola per creare la donna, bé, ne è valsa la pena.

Con Andrea non c’è sesso perché è religiosissima e per lei il sesso è come una grossa nave affondata anni fa negli abissi dell’oceano e mai più ritrovata.

Andrea inoltre ha una famiglia molto particolare che non vedono di buon occhio Leo, troppo semplice per i loro gusti.

Quando Leo decide che è giunto il momento di chiedere la mano della sua bella e decide di farle una sorpresa con anello in tasca, la trova a letto, in atteggiamenti inequivocabili con il vicino; uno famoso, un modello che… “A guardarlo somiglia a una rockstar, con quel tipico aspetto trasandato, spettinato, sofferto, emaciato e tormentato che gli dona un’aria da vincente.”

La castità dove è andata a finire? Leo che cosa fa?

Esco dalla stanza di Andrea con l’impressione di aver sbagliato sala in un multiplex. Volevo vedere un film d’amore e ho assistito prima a un porno e poi a un brutto thriller psicologico. Probabilmente ora mi tocca annullare i miei abbonamenti alle riviste di auto per passare a «Cornuti», un giornale tutto da scoprire.”

Dopo qualche giorno di crisi e dopo essere passato per le fasi negazione, rabbia, depressione, accettazione, Leo decide di vendicarsi, applicando al contrario “I 10 comandamenti”.

E qui se volete vi lascio scoprire le raffinatezza messe in atto per la vendetta, aiutato dall’amico Ivan, che nel frattempo si è innamorato della nuova guardarobiera del museo, Leo dissacra uno per uno tutti i precetti tanto cari – apparentemente –  ad Andrea, fino all’ultimo che dice “Non desiderare la roba d’altri”. Il bel vicino possiede una automobile che è il mito di Leo appassionato di vetture d’epoca, la macchina serve per andare a fare una lunga corsa e poi sparire nel mare della Liguria. 

Leo mette a punto pezzo per pezzo il suo piano VEV: “Virile e Vendicativo”, lo fa con determinazione e ce lo racconta in un modo tanto esilarante che anche le cattiverie che nette in opera, a volte riuscite e a volte no, riescono a farci ridere. 

Come quando vuole scrivere con lo spray una bestemmia davanti all’ufficio delle religiosissima Andrea, ma poco pratico sull’uso delle bombolette si limita e scrive sull’asfalto parole incomprensibili, per vedere poi subito dopo che il camion che lava le strade cancella la sua opera. “Esco dalla macchina per osservare le dimensioni del disastro. Gli spruzzi d’acqua e le spazzole vorticanti schizzano via la vernice che finisce sugli sportelli delle auto parcheggiate ai lati della strada. Una per una, le lettere si volatilizzano e il tratto d’asfalto ritorna immacolato come l’avevo trovato“.

O come quando compera il Kamasutra e in un bordello svizzero riesce a emulare le prime trenta posizioni, deciso a “Commettere atti impuri”.

Potrei andare avanti perché il libro è veramente uno spasso, sia nella trama che porta avanti Leo nella sua vendetta, sia nel linguaggio esilarante e nei pensieri che attraversano la testa del nostro eroe.

Non vi dico come va a finire perché rovinerei la sorpresa, ma vi anticipo che finisce bene per il nostro Leo che può incamminarsi per una strada nuova.

Un libro che val la pena di leggere, anche solo per trascorrere qualche ora in allegria con le battute e le freddure che escono scoppiettanti dalle pagine di questo divertente libro.


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