Armonia


Non è possibile essere una madre perfetta, ma ci sono milioni di modi per essere una buona madre.

Non so se sono o sono stata una buona madre, certo ci ho provato e anche se a volte ho mancato e sono stata apparentemente egoista l’ho fatto sempre per il bene di mio figlio. Quando stavo tanto male e ho preso decisioni critiche per la mia vita ero convinta che le decisioni fossero per il bene di mio figlio anche se incomprensibili a chi guardava dal dì fuori. Inoltre ho avuto un conflitto ancestrale con mia madre, per scoprire poi che lo facevo perché in lei vedevo me stessa.
Con un figlio maschio sono stati ribaltati i ruoli, non più conflitto e gelosia ma una identificazione con il piccolo essere che avevo generato.
Ricordo che in un sogno fatto in terapia, l’ho letteralmente ripartorito dopo averlo riconosciuto come mio ed essermelo ripreso nella pancia. Assurdità dei sogni.
Oggi mio figlio è venuto a trovarmi, mi ha portato una piccola crostata con le fragole, c’erano anche mio nipote e mia nuora. Ne ho mangiato un pezzetto e abbiamo anche aperto una bottiglietta di prosecco con cui i sono bagnata le labbra.
Ma mi sono stancata, sono due giorni che mi sento stanca. anche se ho mangiato…
Sarà la vigilia? Sarà l’ansia che prende quando i nodi vengono al pettine?
Domani sarà l’ultimo appuntamento con il Signor Radio e mi porterò a casa la mia “principessa” traforata come un pizzo, che mi imprigiona la testa durante i nostri incontri.
Si oggi è difficile armonizzare i pensieri, i passi, le azioni, ma capisco che forse sono gli ultimi sforzi che devo fare.
Fino ad oggi, tutte le cure a cui sono stata sottoposta sono state come un concerto con diversi strumenti che dovevano trovare una loro armonia, una sintonia, anche a costo di qualche strano suono che non mi piace. C’è un compositore dietro, che ha studiato un protocollo (uno spartito), un direttore che lo mette in pratica e strumentisti che eseguono. Anche se a me sembra una cacofonia.

Oggi è tornata in Italia Silvia Romano, immagino la gioia di sua mamma che l’ha aspettata per un anno e mezzo, non sapendo niente di lei, tranne che era perduta in un ambiente ostile. Pazienza e fiducia per non impazzire di ansia e di dolore.


Commenta

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: