Aria condizionata


IMG_1446Sembra che si tornerà a grondare di sudore, il caldo, nonostante una leggera brezza è quello agostano, il sole batte sulle finestre e scalda le stanze. Non serve abbassare le tapparelle a fare da schermo per rinfrescare la casa. Serve il condizionatore oppure le ventole sul soffitto che muovono l’aria.Come si faceva quando i condizionatori nelle casa non c’erano? Probabilmente si sudava, si sudava tanto e non si prendevano colpi d’aria passando dall’esterno ad ambienti freddi gelati.
Quando vado al supermercato mi porto sempre una sciarpa da mettere al collo perché l’escursione termica è a volte davvero eccessiva. Anche in macchina appena salgo accendo l’aria condizionata e non mi sognerei mai di comperare un’auto senza. Eppure a me il caldo piace, è sempre piaciuto, mi dava quella piacevole sensazione di spossatezza da siesta pomeridiana, quando tutto si ferma, e il frinire delle cicale è l’unico rumore. Questi erano i pomeriggi da mia sorella, sulla sdraio davanti a casa, ad inseguire l’ombra che si spostava, con il boschetto davanti a fare da schermo e i saluti alle rare persone che si avventuravano per la strada in quelle ore silenziose.
Mi mancano quei momenti, quando facevo la “guardiana del faro” assieme a Pippo che perennemente scrutava la strada in attesa dei suoi padroni.
Ora Pippo non c’è più e nemmeno mia sorella, non ci sono più i pomeriggi di attesa.

Stamattina ho parlato al telefono con chi è stato operato qualche giorno fa, sta bene ogni tanto si “incazza” il ché è segnale buono, non vede l’ora di tornare a casa e proseguire la riabilitazione per conto suo. Ha tanta voglia di riprendere una vita normale, anche se con prudenza.

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