



La cosa sta diventando monotona, anche se entusiasmante!! Non sono abituata a gioire così spesso ed ho paura che mi ubriacherò anche io di medaglie e di successi, mi farò una medaglia di cartone da appendermi al collo, per capire meglio che cosa sta succedendo al di là di 6 fusi orari. Andare a vedere ogni mattina se durante la notte si è aumentato il bottino, se si è vendemmiato grosse medaglie da riporre nella bigoncia.
E ogni mattina, sì, eccole, oro, argento, bronzo e anche quelle di legno che non riporto perché anche se sono importanti, non valgono!
Oggi andrò per importanza, oro a Paolo Cecchetto, Luca Mazzone e Diego Colombari nella staffetta mista di ciclismo su strada. Su di loro aleggiava l’ala protettrice di Alex Zanardi che a Rio faceva parte del terzetto, anche allora vincitore di una medaglia d’oro. Colombari è stato degno sostituto di un tento grande campione che tutti sperano di rivedere fuori da un letto d’ospedale. Tempo impossibile, acqua, nebbia, ma il ciclismo, anche se i pedali sono spinti dalle mani invece che dai piedi, è così, si corre con ogni tempo, caldo o freddo non importa. E si vince, da soli o in tre o idealmente in quattro.
Poi in mattinata ecco far capolino un’altra specialità sportiva: il tiro con l’arco ed una ragazzina alla sua prima esperienza centra l’argento, forse la sua mano ha tremato nello scoccare l’ultima freccia, 9… ma l’avversaria -una volpona con esperienza- 10. È argento, ma va bene così.
Si passa allo stadio di atletica leggera e qui si aggiungono altre due medaglie; Martina Caironi balza a conquistare l’argento nel salto in lungo e Oney Tapia scaglia il disco alla terza distanza. Medaglia di bronzo, come la precedente conquistata nel peso.
Nel pomeriggio giapponese in piscina non si tiene più il conto e mi limito ad elencarle perché sono spesso nomi noti.
Antonio Fantin (4° medaglia) argento 400 sl
Simone Barlaam (3° medaglia) argento 100 farfalla
Stefano Raimondi (4° medaglia) argento 100 dorso
Arjola Trimi (4° medaglia) argento 50 sl
Francesco Bettella (2° medaglia) bronzo 50 dorso
Luigi Beggiato (3° medaglia) bronzo 50 sl
Che dire? Questi ragazzi e ragazze stanno sbancando la federazione dal momento che ogni medaglia d’oro comporta un premio di 75.00,00 €, una d’argento 40.000,00 e una di bronzo 25.000,00.
Premi che però sono ben al di sotto di quelli guadagnati dagli atleti normodotati! Forse sarebbe ora di uniformare i premi! La fatica è la stessa, se non maggiore. Non si corre o non si nuota per denaro, ma un piccolo incentivo fa sempre comodo anche perché questi ragazzi e ragazze hanno sempre bisogno di cure e di supporto!
Domani si replica, fino a domenica c’è tempo per vendemmiare ancora.