Stasera voglio farla breve, ma voglio lo stesso ricordare che l’amicizia, quella vera, quella che resiste agli anni è un bene tanto prezioso che va protetto e difeso.
Ho un’amica, che tra alti e bassi, su e giù, conosco da 50 anni. Se l’amicizia ha resistito per tanto tempo vuol dire che si tratta di un sentimento profondo che ormai permea le abitudini, l’essere in sintonia.
Con la mia amica non sono sempre rose e fiori, spesso battibecchiamo, ora meno, ma se una ha bisogno l’altra corre. Siamo diversissime, ma ormai non ci facciamo più caso. Da un anno a questa parte è lei che ha più bisogno di assistenza, ed io ho fatto di tutto per aiutarla. Ora è in RSA. Una soluzione che non la soddisfa, ma a cui bisogna far buon viso a cattivo gioco.
Oggi sono andata a trovarla dopo più di tre mesi di isolamento e siamo state in giardino al fresco, lei stava per piangere, si era commossa solo per il fatto di vedermi. Non deve essere semplice vivere in RSA in periodo di Coronavirus.
Anche se spesso mi lamento di lei, perché essendo così diversa da me spesso facciamo fatica a capirci vicendevolmente, ormai fa parte della famiglia, difficile cancellare 50 anni di conoscenza.
Insomma oggi è stato un giorno da ricordare, una nuova ripartenza, una di quelle cose che hanno marcato questi ultimi tempi difficili.
Le ho portato la torta di riso, e in serata ha sentito il bisogno di telefonarmi dicendomi che l’aveva divisa con le compagne ricoverate e che era piaciuta a tutti.
Insomma, mai dimenticare che alcune persone sono importanti o diventano importanti, nella nostra vita e che sono un valore per noi e per loro.