
Ognuno è solo davanti alla propria morte, mi chiedo perché Lei non abbia sentito il desiderio di condividere la sua sofferenza, perché abbia scelto di affrontare la malattia e poi la morte da sola. Troppo orgogliosa della propria indipendenza? Troppo fiduciosa della sua immortalità, troppo stupida per non capire che aveva persone che le volevano bene e che le sarebbero state accanto senza invadere la sua intimità?
Ma forse da sola non era, la porta che aveva chiuso per il mondo era rimasta aperta per qualcuno perché non si può essere sole del tutto, aveva selezionato chi doveva sapere e chi invece doveva restare fuori. Pochi dentro tutti gli altri fuori. Talmente pochi che forse era una sola; colei che l’ha salutata oggi al suo funerale.
Respiro; era troppa l’angoscia di saperla sola, mi solleva la consolazione che non lo era.
Addio compagna di penna.