
Tutti i corpi che si muovono rapidamente sembrano lasciarsi dietro una traccia della propria consistenza colorata.
Leonardo da Vinci
Per molti versi connessi, la geografia e il corpo condividono un territorio tangibile: il territorio dello spazio vissuto. All’inizio del diciottesimo secolo, il dominio della fisicità si disegnò all’intersezione di dentro e fuori. Si stabilirono collegamenti, ad esempio, «tra la città e la nuova scienza del corpo». Nella sua storia urbana «della carne e della pietra» Richard Sennett osserva che «l’urbanista dell’Illuminismo metteva in evidenza il viaggio […]. Ecco perché le parole “arteria” e “vene” venivano applicate alle vie cittadine da progettisti che cercavano di modellare i sistemi di traffico sul sistema sanguigno del corpo».
Giuliana Bruno – Atlante delle emozioni – p.157
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