
Scegliere la selva è desiderare di essere ingoiati dall’inevitabile, è, paradossalmente, pure desiderare che qualcosa accada ad interrompere il dominio di una natura ormai intenzionata a cancellare ogni traccia e segno di kepos, di grembo protettivo.
È un ritornare al nulla più oscuro, ingoiati dall’energia primigenia che non ha sosta; che non concede rinvii, nella secchezza dell’aria. Si cammina su distese di foglie secche che la terra non ingerisce. È accettare di scomparire, è sobbalzare all’idea di dover ricominciare a lottare contro il bosco più folto, dove presenze animali e non solo vegetali potrebbero fare il resto.
Duccio Demetrio – Di che giardino sei? – p.100
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