
Si potrebbe parlare a lungo del sapone: il sapone è morbido, fa la schiuma, fa le bolle, scivola e scompare nella vasca, si consuma tra le mani fino all’esaurimento totale, fino a che proprio non c’è più. Un inizio soave e schiumoso, e poi un finale netto, totale, definitivo.
È questo che piace del sapone a Francis Ponge, tanto da portarlo a variare sul tema per ben venticinque anni, dal 1942 al 1967, data di pubblicazione dell’opera dedicata a questo materiale e che porta il titolo omonimo: Le savon.
Le savon a beaucoup à dire. Qu’ille dise avec volubilité, enthousiasme. Quand il a fini de le dire, il n’existe plus.
Francesca Rigotti – La filosofia delle piccole cose – p. 63
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