
Il paese si trovava nascosto tra alte montagne. Sembrava non essere in contatto con niente e nessuno, tranne che con il tempo. Se non ti si fermava il cuore passando per la gola di quelle montagne eri fortunato, o almeno così diceva una vecchia canzone. Ma questo pericolo non esisteva perché raramente capitava che qualcuno passasse per Kaltra.
Kaltra:azzurra. Azzurra come l’acqua che sgorgava dalle viscere della terra al centro del paese. Kaltra era anche il nome del fiume che scendeva dalla montagna e correva verso il mare. Correva sotto i ponti arcuati fatti di sassi bianchi, correva lungo il destino fermo dei fieri montanari.
Anilda Ibrahimi – Rosso come una sposa – p.17
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