24 giugno 2009

– Diego Velázquez – L’infanta Margherita d’Austria –

Le nostre figlie, Fay e Beatrice, nacquero nel 1957 e nel 1959. In entrambi i casi il parto avvenne a casa, in un ambiente caldo e accogliente, e io partecipai attivamente, fianco a fianco alle levatrici. Le nostre due figlie nacquero nello stesso letto, trasandato ma benedetto, dove erano state concepite, circondate dalle sorelle di Mary e dalle sue amiche intime. lo mi commossi profondamente quando la testa di Fay emerse tra le mani della levatrice, e lo stesso feci due anni dopo all’arrivo di Bea, nello stesso letto. Lungi dall’essere giovani, tanto giovani quanto può esserlo un essere umano, sembravano immensamente vecchie, le fronti e i lineamenti affilati dal tempo, arcaiche e lisce come le teste dei faraoni nelle sculture egiziane, come se avessero viaggiato coprendo un’ immensa distanza per trovare i propri genitori. Poi, in un attimo, divennero giovani e vennero portate via dalla levatrice e dalla sorella di Mary. Solo qualche minuto prima ero inginocchiato accanto al letto, che tamponavo le emorroidi gonfie di Mary, e adesso stavo sdraiato accanto a lei, che sorrideva, mi abbracciava e si addormentava. Piansi in continuazione durante quei due parti, il mistero più grande che la vita ci riservi, e mi dispiace davvero che ben pochi bambini oggi nascano a casa.

Dall’autobiografia: I miracoli della vita – James Graham Ballard – p. 152


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