21 aprile 2009

– Vincent Van gogh – Campo con papaveri –

D’ogni istante la mente s’innamora
come la farfalla che guardiamo
dimentichi, seduti sul mattone
consunto, ancora in ombra, della soglia,
svegliandoci dubitosi, le mani
calde allacciate alle ginocchia.
Quanto dura il silente abbandono,
la pace, il  muovere lento del sole
nel volo sù sù per l’aria celeste
di fumo che si sfa?

…allora si sarà aperta l’aria
un’altra volta, le strade tenere
nel disgelo porteranno qua e là
in una confusione di raffreddori e di auguri,
i piccioni nel prato, le lenzuola nel cielo
la posta del mattino azzurra fra le mani

Elisabeth Browing

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